MALAGÒ, Volevamo rifare stadio Firenze. La Raggi...
A quattro anni dalla candidatura poi ritirata, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, torna sui Giochi Olimpici 'Roma 2024' non organizzati a causa della decisione presa dal M5S e da Virginia Raggi, anche allora Sindaco di Roma, di non dare il via libera all'organizzazione di quell'evento.
Malagò ci torna e lo fa con un attacco durissimo, che arriva nel corso di un botta e risposta con i ragazzi del settore giovanile del Bologna: "La Sindaca Raggi fece un disastro incredibile. Avevo fatto tutto e preparato tutto, ero lanciatissimo anche contro due mostri come Parigi e Los Angeles, ma la Sindaca Raggi impedì di andare avanti e mi fermò. Io per un anno sono stato lì a leccarmi le ferite, poi dopo un anno mi si accese la lampadina e siamo partiti con Milano-Cortina, ricevendo ampio consenso dal CIO. E' stato un danno fatto allo sport italiano incalcolabile".
Per Malagò, la decisione della Raggi è stato un colpo basso anche all'annoso problema degli stadi: "Con i Giochi Olimpici, avremmo anche risolto il problema degli stadi che è ancora ben presente in Italia: Sono tre le manifestazioni che ti obbligano ad avere i parametri per ospitarle: Europei di calcio, Mondiali di calcio e Olimpiadi. Perché quando organizzi i Giochi Olimpici devi fare comunque il torneo di calcio. In quel caso si riesce, senza fare cose illegali, ad avere le autorizzazioni per i lavori in modo molto più rapido. Avevamo messo in conto di rifare gli stadi a Verona, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo. Undici città che avevano questa possibilità, pensa che disastro che ha fatto la Sindaca Raggi...".
Malagò ha poi spiegato come lo sport italiano sia pronto a ripartire: "Sono dieci settimane che lavoriamo sulla ripartenza della sport. In Italia ci sono 387 sport e non c'è un altro paese al mondo che ha questa molteplicità di discipline, che però andava normata. Ogni Federazione ci ha dato un documento con le sue specificità e l'abbiamo integrato con un documento del Politecnico di Torino e con un documento della Federazione medico-sportivo. E oggi tutti sono pronti per ripartire: chiaro, chi gioca a golf ha quasi zero problemi, chi gioca a rugby molti di più, ma tutti adesso hanno delle regole. Parlo ovviamente della ripresa delle attività, quella delle competizioni è discorso diverso".