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MALAGÒ, Zaniolo è un mix fra Totti e Kakà

di Redazione FV

Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport della quale vi proponiamo uno stralcio: "Sono poco filosofo e molto pragmatico. Oggi siamo in una fase di grandissimo dialogo. Era giusto allora esprimere le contrarietà, così come oggi è giusto parlare. Ho molto apprezzato Giorgetti quando ripete che non può esserci un governo che non dialoghi col Coni e viceversa".

Dialogare per portare a casa risultati, a partire da una riforma dello sport punitiva. "Siamo in costante contatto ogni giorno per questo. C’è una legge, ma quello che conta sono i decreti attuativi. Con quelli possono determinare una situazione propositiva per tutti". Il tema che scotta è quello del portafoglio. "Trovo riduttivo fare un discorso solo di soldi. Conta il perimetro del ruolo. Il resto, consegue. Il problema è di chi fa cosa e di chi non lo fa. Su questo c’è sintonia. L’indipendenza dello sport la debbono e la vogliono riconoscere".

Tutti pazzi a Roma per Zaniolo. "L’ho detto in epoca non sospetta: mi ricorda metà Totti e metà Kakà…Hai saputo di Allan? Il Napoli ha chiesto 120 milioni …Giocatore impressionante, dopo Cristiano Ronaldo il più importante del campionato".

Sul caso De Laurentiis-Frosinone: "Aurelio è un amico di famiglia. Lui ha il modella della franchigia NBA. Se potesse, iscriverebbe il Napoli alla Bundesliga. Le radici del nostro calcio sono di avere il Frosinone, ma oggi la forbice tra grandi e piccole si è molto allargata. Vale nel calcio come nella società. Non è bello, ma è un dato di fatto".

Il caso Koulibaly. "Sto tutta la vita dalla sua parte, con il cuore e con la pancia concordo con Ancelotti, ma le leggi vanno rispettate. Se no, salta il banco".