MELI, Vogliamo vincere tutto. CR7 idolo, Bigica...
Fonte: Radio Bruno Toscana
Marco Meli, centrocampista della Fiorentina Primavera, ha così parlato nel corso di una lunga intervista: "Sfideremo la capolista Atalanta, una sfida importantissima. Ma non siamo da meno: puntiamo ai tre punti, fondamentali per il nostro obiettivo del primo posto che ci serve per andare diretti alle semfinali Scudetto. Bella la vittoria a Milano, ora vogliamo continuare su questo passo. Dove devo migliorare? La fase difensiva. Devo aiutare di più i compagni, perché quest'anno faccio un ruolo diverso. Mi sto impegnando al massimo col lavoro in questo senso. Tre fronti? Puntiamo a tutto: campionato, Coppa Italia e Viareggio. Il primo però è quello a cui tengo di più: sono già due anni che perdiamo la finale con l'Inter. Saranno delle belle lotte. Bigica? È come fosse il dodicesimo in campo: ci dà una carica clamorosa e il nostro atteggiamento è così grazie a lui. Ci sta aiutando tantissimo. Pioli? Un gran mister. In ritiro a Moena mi ha dato sempre consigli giusti, e devo ringraziare anche lui. Mi trovo molto bene con lui. Ritiri a Moena ed elogi di Pioli? Una grande emozione. Cerco sempre di dare il massimo, peccato essermi fatto male l'anno scorso a fine ritiro. Futuro? Proverò a giocarmi le mie carte, e se sarò chiamato in ritiro proverò a convincere mister e società a farmi rimanere. Quella è la mia speranza: stare a giocarmi le mie carte. Esordio in prima squadra? È il mio sogno, e spero sempre che possa capitare. Rapporto della Viola con le altre toscane? In Toscana si cercano tanti ragazzi... quando mi hanno preso io infatti ero al Tau Calcio. Il mio modello? Cristiano Ronaldo. Lui è il mio idolo sin da piccolo, è sempre stato al top. Quando è arrivato alla Juve ho pensato che fosse una bella cosa vederlo in Italia. Fascia? Essere capitano nella Fiorentina è una grande emozione e cerco sempre di onorare questa cosa. Quando Lakti è stato squalificato l'ho fatto io. Astori? I suoi consigli li terrò dentro di me. Mi disse che dovevo dare sempre il massimo e il resto sarebbe venuto da solo. Ci manca. Montiel e Vlahovic? Quando scendono ci danno mano, lo fanno con la testa giusta. E infatti la squadra c'è, ed è contenta. Si sente che hanno più esperienza".