MESSICO, Sputi per attaccare la febbre suina
Fonte: Gazzetta.it
In tempi di psicosi per la febbre suina, anche uno spunto su un campo di calcio diventa quasi una minaccia di morte. L'incredibile episodio è andato in scena nella cittadina di Viña del Mar, 150km a ovest della capitale Santiago, dove la squadra locale, l'Everton, affrontava i messicani del Chivas Guadalajara nel match di ritorno degli ottavi di Coppa Libertadores (finito 1-1 con l'eliminazione dei cileni). Protagonista il difensore messicano Hector Reynoso, che all'89' della partita ha tossito e sputato in faccia all'attaccante cileno Sebastian Penco, minacciando di contagiarlo con l'influenza suina (guarda il video).
CONTAGIO - A scatenare la furia del 28enne Reynoso, soprannominato Sansone per la sua folta accapigliatura, è stata una spinta che Penco ha rifilato al portiere del Chivas Luis Michel, sanzionata dall'arbitro con un cartellino rosso. Il difensore deve aver pensato che l'espulsione non era sufficiente, e si è avvicinato a Penco soffiandosi il naso due volte davanti a lui e sputandogli in faccia dopo aver accumulato saliva nella bocca. Reynoso dopo la partita si è scusato, anche se ha detto di non accettare il fatto "che la gente ci chiami lebbrosi".
MISURE DI SICUREZZA - L'attenzione per la partita in Cile era già alta, proprio per la paura del diffondersi dell'influenza suina nel paese arroccato tra le Ande e il Pacifico. I giocatori messicani sono arrivati a Viña del Mar con le mascherine sul volto, e i contatti tra atleti del Chivas e dell'Everton avrebbero dovuto essere limitati al massimo. "Eppure le due squadre si sono strette la mano prima della partita" denuncia la stampa cilena. Intanto la federazione sudamericana ha chiesto a Chivas e San Luis, l'altra squadra messicana ancora in corsa nella Coppa Libertadores, di giocare la prossima gara casalinga in Colombia. Ma dal governo di Bogotà è arrivato già lo stop, e la federazione sudamericana si è rivolta proprio al Cile per ospitare le due messicane. E dopo questo episodio non è detto che da Santiago arrivi un sì.