MIGLIACCIO, Domenica polemiche assurde, io...
Queste alcune parole di Giulio Migliaccio, centrocampista viola, oggi nell’ambito dell’iniziativa Ultracorretto. “Il calcio per me è nato come divertimento, a 12 anni non puoi pensare di dire ‘farò il calciatore’. Però se a 16-17 anni hai qualcosa in più dei compagni vai con i professionisti e capisci che il tuo lavoro potrà essere il calciatore. Il razzismo? Ci sono tante forme di razzismo, come quello che riguarda noi meridionali quando andiamo al nord. Non conta in colore della pelle o dove sei nato, ma come sei come persona”.
Poi al media ufficiale viola: “Fare il professore è più difficile che fare il giocatore. Bisogna sempre fare attenzione quando si parla ai bambini, il razzismo è un tema difficile. Le polemiche di domenica? Mi sembrano assurde, è stato esasperato tutto, gli episodi in tribuna e i cori. La Fiorentina è sempre stata un esempio, la società tiene molto all’immagine e lo ha dimostrato più di una volta. L’Atalanta? Per me non sarà mai una partita come le altre, ci ho giocato 3 anni e sarò sempre riconoscente alla società e alla città. Per noi è una partita fondamentale, siamo nel momento clou del campionato e non dobbiamo affrontarla come abbiamo fatto a Cagliari. Abbiamo delle assenze pesanti, ma chi in passato ha sostituito i cosiddetti titolari lo ha sempre fatto con grande professionalità e anche chi scenderà in campo sabato lo farà consapevole che dobbiamo portare via punti”.