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MILAN, Le possibili sanzioni dell'Uefa

di Redazione FV
Fonte: Milan News

Il Milan riammesso all’Europa League, ma che dovrà comunque scontare una pena per aver violato la break even rule prevista dagli articoli che vanno dal 58 al 63 dei regolamenti specifici dell’Uefa. Lo sfogo naturale sarebbe quello della discussione del settlement agreement, ma questo istituto – tecnicamente – è di competenza dell’Investigatory Chamber e non dell’Adjudicatory Chamber, commissione alla quale è stato rimandato il Milan. Ci sono due strade percorribili dal Milan nei nuovi faccia a faccia con l’Uefa. Le sanzioni irrogabili dalla camera giudicante vanno dal warning semplice fino alla cancellazione di titoli o premi passando per multa, penalizzazione di punti, trattenuta di ricavi Uefa, divieto di registrazione di nuovi giocatori, restrizioni sul mercato e nei costi per la campagna acquisti. Qualcosa di simile a un settlement agreement ma senza la forma dell'accordo transattivo (il Tas non ha obbligato l'Uefa sotto questo punto di vista). È plausibile che siano irrogate contro il Milan più sanzioni insieme purché proporzionate. Poi il Milan potrà chiedere nei prossimi mesi un nuovo voluntary agreement, essendo cambiata la proprietà, oppure dovrà passare da un settlement per le violazioni già certificate nel bilancio chiuso lo scorso 30 giugno. In caso di settlement, il Milan dovrà sottostare a limitazioni sportive (rosa ridotta a 21 o 22 elementi) e di movimento sul mercato oltre a limitazioni nel monte ingaggi. Una serie di misure che accompagnano il riallineamento verso l'equilibrio di bilancio e, allo stesso tempo, fungono da sanzione per le violazioni del passato.