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MIN. LOTTI, Aiuti ai club per gli stadi. Sui DV...

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno Toscana

Luca Lotti, ministro dello Sport, è intervenuto per parlare di Fiorentina, ma non solo: "Giocavo a Certaldo nel 2001/02 ma Spalletti era già passato. Come Ministro per me ogni sport ha la stessa importanza e attenzione. Uno dei punti che ci siamo posti è quello di non voler più sentir parlare di sport minori o di Serie B. Vogliamo dare una mano alle società con un rapporto dal quale si parte. Per far tornare la passione dobbiamo far vivere il calcio ai bambini come un gioco. Insieme ovviamente alle politiche federali. Io son dell'82, per me il Milan di Sacchi era padrone d'Europa. Mio figlio però è tifoso viola. Il problema della violenza allo stadio è di cultura sportiva e atteggiamento. A una gara di pallavolo o basket ci si sente meno liberi. Non è questione di normativa, ma di spirito sportivo. Per me l'investimento sul tifo è questo. Stadi di proprietà? Uno dei punti che servono per superare cose come la tessera del tifoso, sulla quale ho lavorato molto. I soldi pubblici latitano nello sport e negli stadi, questo va detto con franchezza. Abbiamo inserito norme che aiutano ad avere la bancabilità dell'opera di costruzione per avere vantaggi. Parliamo del diritto di superficie per 99 anni. Stiamo provando a velocizzare le conferenze dei servizi, e le squadre che vogliano investire sulla costruzione troveranno norme che li aiutano. Per uno sportivo occuparsi di sport fa particolarmente piacere. Negli anni ho trovato che le forze politiche non se ne siano mai occupati in maniera concreta e trovare un terreno fertile aiuta. È un lavoro tanto appassionante quanto faticoso. Sono soddisfatto sul lavoro fatto su tessera e ritorno dei tamburi in curva. Le varie leggi finanziarie succedute negli anni non avevano un capitolo dedicato allo sport. Puntiamo sui grandi eventi e la rinuncia alle Olimpiadi di Roma l'abbiamo sentita tre volte, perché è stata fatta per paura. Non si può avere paura delle tangenti, vanno combattute. VAR? Le innovazioni mi entusiasmano. Diamo il tempo per poterla valutare. A domanda secca dico che sono ottimista. I dati dello scorso dicembre ancora ci dicono che siamo pigri. Per questo il lavoro del Ministero sarà diretto su politiche che non portino gli italiani a fermarsi sul divano. Vogliamo portare nelle scuole tutte le discipline. Eventi più significativi? L'incontro di giugno con il presidente della Repubblica mi ha segnato, poi le Paralimpiadi di Rio che mi hanno permesso di conoscere un movimento che non conoscevo, e tutti quegli eventi dove si fa sport a livello amatoriale, di base, di passione. Chi mi ha colpito particolarmente? Bebe Vio, per ciò che rappresenta e come affronta lo sport, l'agonismo e la vita. Ventura? Non credo gli serva il mio conforto. Sa cosa deve fare e quali sono gli obiettivi: non aggiungo i miei consigli. DV? Tifo perché Firenze continui ad avere una Fiorentina importante, affinché abbia uno stadio di proprietà e affinché continui un investimento che con i DV si è visto. Spero possa andare avanti e che in altre città si faccia così. Sono in ottimi rapporti con loro, com'è giusto che sia. Qui gioco in casa, ogni tanto un saluto lo faccio volentieri".