MONDIALI'78, La vittoria della vergogna

"Considero la vittoria del Mondiale del 1978 una vergogna per la quale non ho esultato e non sento mia quella coppa che è servita a lavare la faccia degli assassini della dittatura". Lo ha detto il ministro degli Esteri argentino Hector Timerman, a Roma per incontri con il suo omologo Franco Frattini, riferendosi alla vittoria dei Mondiali di calcio in Argentina nel 1978, in piena dittatura militare. "Mio padre era in carcere ed io in esilio: non avevo niente da festeggiare. Penso ai desaparecidos, che delle finestre delle carceri vedevano i loro compatrioti esultare. Io non l'ho fatto, ma è questione di sensibilità", ha aggiunto Timerman. Quindi sarebbe giusto restituire quella coppa?, gli è stato chiesto. "Ognuno la pensi come vuole - ha risposto il ministro - Io mi tengo quella del 1986, che ha dimostrato che anche con la democrazia si può vincere un Mondiale. Con la democrazia e Maradona, beninteso".