MONTELLA, FIRENZE OSPITALE, VOGLIAMO L'EUROPA. SU JOJO...
Fonte: Radio Blu
L'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella parla a Radio Blu sul momento viola nel giorno dopo il 2-2 casalingo contro il Milan: "Il premio Bearzot? E' un riconoscimento che non mi aspettavo, guardando l'albo d'oro sono stati premiati due grandi allenatori (Prandelli e Mazzarri, ndr), con una carriera importante alle spalle. E' un premio prestigioso, intitolato a un personaggio che oggi ci servierebbe in questo calcio. Come è andata la notte? Ho dormito, quando si gioca presto c'è modo di smaltire l'adrenalina. La squadra ha dimostrato di possedere dei valori importanti, non era facile nelle tante difficoltà, era possibile che la squadra si sentisse vittima invece ha dimostrato lucidità. Ha fatto una grande secondo tempo contro un avversario che non subiva gol da 4 partite. L'ingresso di Romulo? Avevamo un giocatore in meno, avevamo subìto due infortuni e avrei avuto un cambio soltanto. Romulo ha capacità fisica importante e ci permetteva di cambiare modulo con facilità. La cena con Tagliavento? Non ho ancora scelto il ristorante, mi auguro che sia d'accordo sul fatto che l'espulsione di Tomovic non ci fosse. Non credo ci siano dubbi. Di errori ce ne sono stati tanti. Un'amichevole per Borgonovo in estate? Sarebbe una bellissima cosa, sono d'accordo. Le polemiche su Galliani? Non credo che sia opportuno allargare le cose e dire che la città di Firenze non è ospitale, è un episodio isolato, Firenze è ospitale per storia e per cultura. Il mio futuro? Ho un contratto biennale, non penso ci siano problemi... Il quarto posto? Avremmo potuto fare meglio, ma se avessimo fatto meglio avremmo avuto una classifica diversa. Il nostro obiettivo è quello di consolidare questa classifica, sarebbe un qualcosa di inimmaginabile a inizio stagione. Oppure arrivare quinti per andare in Europa League. I risultati arrivano perché le squadre si costruiscono nel tempo. Quando ho deciso di diventare allenatore? Mi divertivo a guardare le partite dalla panchina. Firenze è una situazione nuova per me, perché ero abituato a città con due squadre: c'è grande senso di appartenza e calore, e questo ti dà tanta energia e tanta responsabilità. Noi un po' in calo? La partita di ieri era molto difficile, è stata condizionata dal vento. L'esplosione di Ljajic? E' dipeso da lui, ho cercato di gestire anche i suoi umori. Era chiaro il suo intento, in allenamento fin dal primo giorno andava più forte di quanto gli chiedevo. Qualcuno che mi assomiglia? Non so, non avevo un carattere facile. Noi oltre le aspettative? Per me era importante tracciare un binario e seguirlo, effettivamente siamo andati più veloci di quanto ci aspettavamo. Noi troppo casalinghi? I numeri non mentono, anche se vanno interpretati, però è vero che i numeri sono diversi sennò saremmo da scudetto. Forse in casa ci sentiamo più protetti e responsabilizzati. Jovetic? Speriamo non sia nulla di grave, anche se aspettiamo domani per gli accertamenti. Siamo ottimisti anche se per l'Atalanta il suo recupero è difficile".