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MONTELLA, L'Italia mi manca. Ecco cosa apprezzo di Italiano

di Redazione FV

Nel corso di una lunga intervista concessa a Tuttomercatoweb, Vincenzo Montella ha toccato diversi temi di attualità e del suo passato da allenatore e calciatore. Ecco quanto detto dall'ex tecnico viola ed attuale mister dell'Adana Demispor (Turchia) sulla Fiorentina e sul calcio italiano: "Un po' mi manca l'Italia, anche io sinceramente soffro un po' la lontananza, dalla famiglia più che altro però è il nostro lavoro. Ho il contratto in scadenza, sto valutando con il club la possibilità di scegliere se continuare o meno. Per me è importante sapere di potermi emozionare in un posto. E conterà sicuramente la volontà di avvicinarsi un po'. Non escludo comunque la possibilità di restare qui, perché mi trovo bene, il club è solido e il presidente ha ambizioni importanti. C'è tempo, adesso focalizziamoci sul finale di campionato e aspettiamo".

Che effetto le fa vedere la Fiorentina andare così avanti nelle varie competizioni? L'ultima finale di Coppa Italia era targata proprio Montella
"Vincere è sempre importante, in qualsiasi competizione. A volte ci sono tante pretendenti, a volte più attrezzate di te ma questo conta poco. La Fiorentina e Italiano meritano complimenti, perché la squadra è riuscita ad essere competitiva in due competizioni: arrivare in finale di Coppa Italia non è facile così come non lo è arrivare alle porte di una finale internazionale. Comunque vada penso che sia un risultato eccellente e faccio i complimenti a Vincenzo perché non è assolutamente facile".

Italiano come Montella, esalta il bel gioco.
"Mi piace la Fiorentina, perché Italiano trasmette al di là degli aspetti tecnico-tattici coraggio alle sue squadre, lo ha sempre dimostrato nel suo percorso. Lavora molto di più sulla propria squadra che sugli avversari, per questo motivo lo apprezzo molto".

La finale di Coppa Italia è contro l'Inter. Esito scontato?
"Nelle finali così come nelle semifinali non ci sono favoriti. Sulla carta ovviamente sono due squadre con differenze numeriche e di valore. L'Inter ha una rosa molto ampia e quindi dipende come ci arrivi alla finale. È più facile che chi ha più giocatori dello stesso livello in caso di defezioni lo patisce meno e mi riferisco anche al calo di condizione. Ma una finale è pur sempre una finale, quindi si deciderà come sempre su degli episodi".