MONTI, Caro Vincenzo, fiero di essere tifoso viola
Le parole di ieri di Vincenzo Montella hanno scatenato un vero e proprio terremoto in città e in molti oggi hanno voluto dire la loro sulla sonora sconfitta e soprattutto sulle parole di Vincenzo Montella. Questa la lettera aperta che Gianfranco Monti ha dedicato al tecnico viola pubblicandola sul suo profilo Facebook:
Caro Vincenzo,
mi permetto di scriverti queste righe perché anche se non ci frequentiamo, ci conosciamo da molti anni e ci stimiamo da sempre come ci siamo più volte detti. Ho letto le tue parole più volte cercando di capire bene, e ho capito che nel mezzo c’è una cisterna piena di delusione, che non c’è nessuna cattiveria nei nostri confronti, intendo di noi tifosi, e che cerchi di difendere i tuoi ragazzi…la squadra. Condivido tutto credimi, e apprezzo molto, però sono anche molto dispiaciuto che tu non riesca ad entrare nei panni del tifoso fiorentino, e questo forse è un limite, ma si può migliorare. Io amo la mia squadra quanto tu neanche puoi immaginare, i “ragazzi” che mettono la mia maglia diventano subito i miei beniamini, per favore esci dal tuo mestiere un attimo e prova a metterti TE nei nostri panni. Io ho ben chiaro chi siamo e qual è la nostra dimensione, so che tu hai fatto con i tuoi ragazzi tre grandi stagioni, e la gran parte dei tifosi lo hanno ben chiaro che: bacino d’utenza, introiti televisivi, merchandising, introiti stadio, etc etc etc…ci dovrebbero far stare dietro a Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Lazio, e noi invece tutti gli anni stiamo davanti ad almeno due di queste squadre, quindi hai fatto un grande lavoro. Mi sono divertito tantissime volte a vedere le tue partite, fiero di essere tifoso viola. Io però la domenica vado in tribuna, ho la mia poltroncina, arrivo pochi minuti prima e guardo il film che viene proiettato. E moltissime volte quest’anno avete dato ottimi film, davvero, ma anche alcuni film che facevano…insomma hai capito. Ecco calcola che c’è gente che arriva allo stadio prima di me anche di un’ora e mezza, che va in curva, o in maratona, che se piove prende l’acqua a secchiate, e che paga un biglietto spesso salato, senza parlare di chi tutte le domenica vi segue in trasferta. Per molti di questi ragazzi fare un abbonamento, o pagare un biglietto dai 20 ai 30 euro di curva, metto una media, in maratona molto di più, gli pesa fortemente nello stipendio mensile, ma siamo grulli e lo facciamo. Ti domando: secondo te siamo dei dementi se ogni anno speriamo di fare un piccolo passo in avanti? Se ci piacerebbe giocare una finale in più come l’anno scorso, o sentire l’inno del Champions? Io ho molti amici che hanno giocato nella Fiorentina e che adesso giocano in altre squadre, che sono andati via, e che farebbero carte false per poter tornare a Firenze. Vincenzo siamo fiorentini, spesso arroganti senza aver vinto mai una sega come c’è scritto sulla maglietta, ma siamo anche quelli che per una Coppa Italia vinta abbiamo aspettato i nostri ragazzi in 40 mila alle 4 di mattina al Franchi. Amico mio, noi siam questi da centinaia di anni, Guelfi e Ghibellini…prendere o lasciare.
Ti abbraccio amico mio