MONTOLIVO, Dove sta la verità sul suo addio?
Fonte: Calciomercato.com
Si era detto, e qualcuno lo ha anche scritto, che avrebbe rifiutato di firmare per la Fiorentina perché al Milan avrebbe guadagnato cifre ben maggiori da quelle che gli offriva il club gigliato. Le notizie che filtrano dalle parti di via Turati lasciano intendere che invece siglerà un contratto quadriennale a due milioni di euro più i premi, praticamente gli stessi soldi messi sul piatto da Pantaleo Corvino al suo ritorno dal Mondiale sudafricano 2010. Si era detto che tirava indietro la gamba perché voleva 'risparmiarsi' in vista del futuro. E' sceso in campo alla penultima giornata di campionato, su richiesta del tecnico Vincenzo Guerini, visto che la rosa viola gli offriva alternative peggiori a centrocampo, rimediando nel secondo tempo una lesione di primo grado che lo ha costretto a saltare l'importante stage della Nazionale pre-Europeo.
Si era detto e scritto che nello spogliatoio non lo sopportava più nessuno, che la scelta di cambiare capitano la scorsa estate era stata decisa dalla società anche su avallo di gran parte della rosa. Valon Behrami prima e Manuel Pasqual poi (fra i pochissimi a salvarsi in questa stagione) hanno fatto sapere ufficialmente, la scorsa estate il primo e pochi giorni fa il secondo, che se fosse stato per la maggior parte dei suoi compagni il ragazzo di Caravaggio avrebbe avuto ancora la fascia al braccio con il giglio sopra. Era stato scritto, soprattutto nel periodo più difficile - dopo la sconfitta casalinga contro il Chievo - che Delio Rossi stava pensando di tenerlo fuori perché era una 'gatta morta', perché non era più utile alla causa, perché la sua mente era già lontana dalla Fiorentina. Tre allenatori si sono succeduti quest'anno all'ombra della Torre di Maratona, e nessuno ha rinunciato al centrocampista, se non quando era infortunato.
Riccardo Montolivo sicuramente non ha offerto nel campionato 2011-2012 il suo rendimento migliore, ma farà parte dei 23 convocati per il prossimo Europeo, per scelta di quel Cesare Prandelli che ha dimostrato, a Firenze come a Coverciano, di operare scelte semplicemente meritocratiche. Tante bugie e falsità sono state dette e scritte da persone che hanno voluto nascondere i tanti errori di mercato e di politica gestionale della Fiorentina negli ultimi due anni e mezzo, per una semplice scelta operata da un giocatore che, già tempo fa, parlò di mancanza di chiarezza progettuale. I dirigenti viola, che con lui hanno sbagliato soprattutto dialetticamente, invece di provvedere ad allestire una Fiorentina competitiva hanno fatto di tutto per far sì che avesse ragione a non firmare per un club che ancora è solo un grosso punto interrogativo.
La cosa grave, su cui quelli che amano davvero la Fiorentina dovrebbero riflettere, è che a tutt'oggi la rosa viola non ha al suo interno un valido sostituto. L'alibi Montolivo, la vittima sacrificale, l'anno prossimo vestirà - per la gioia di chi anche domenica scorsa non ha trovato di meglio che insultarlo - un'altra maglia. Viene da chiedersi, se non cambierà presto la comunicazione nella società gigliata, e soprattutto si smetterà di raccontare frottole, chi sarà la prossima vittima dello squallido sciacallaggio mediatico cui è stato sottoposto quest'anno un giocatore che è stato tutto fuorchè un mercenario o un ruffiano. Come quelli che baciano la maglia, fanno un inchino dopo un gol, e poi li incontri alle 4 di notte nella discoteca di una qualsivoglia città, ubriachi, senza un briciolo di dignità verso chi paga ancora un biglietto per vederli la domenica giocare.