MORATTI-RAZZISMO, Ok stop ma più libertà negli stadi
Fonte: repubblica.it
D'accordo con la linea seguita dalla Federcalcio di fermare le partite in caso di manifestazioni di razzismo, secondo l'invito anche dell'Uefa, «ma allo stadio la cosa più sbagliata è quello di escludere chi vuole dare espressione alla propria libertà». Lo ha detto Massimo Moratti partecipando a un convegno «Per una nuova cultura del tifo» organizzata per la firma del nuovo potocollo di intesa tra l'Inter, la Casa della Carità - una fondazione milanese che da anni ospita e si prende cura di persone in difficoltà e promuove attività culturali e sportive finalizzate all'integrazione - e il Centro sportivo italiano. «Escludendo la violenza sarebbe sbagliato escludere chi vuol dare espressione verbale alla propria libertà» ha spiegato Moratti, che si è detto d'accordo «a fermare le partite in caso di episodi razzisti come accaduto a Torino. È chiaro - ha precisato - che non si tratta solo dei buuu razzisti: prima dello stop definitivo ci deve essere una sospensione temporanea di dieci minuti». L'esperienza di quanto capitato a Balotelli, spiega il presidente, «ci serve a stare attenti all'esperienza di tutti i giorni per prendere la strada più utile». Per Moratti uno dei canali per «educare» il tifo parte dall'esempio in campo della squadra. «Il nostro obiettivo è fare felici i nostri tifosi, se vinci dai l'idea che dai il massimo, e la gente capisce».