MURIEL, Voglio diventare grande assieme alla Viola
Luis Muriel ha parlato a Sky Sport, rilasciando qualche battuta a proposito del suo ambientamento a Firenze: "In questi due mesi sono stato accolto benissimo, e questo mi sta aiutando ad esprimermi al meglio. Era quello che cercavo, anche per questo ho scelto Firenze e la Fiorentina. Ho ancora sogni da realizzare, uno di questi è diventare grande insieme alla Fiorentina. Quando è venuta fuori per la prima volta la possibilità di venire alla Fiorentina erano i primi giorni di dicembre - ha aggiunto il colombiano - e ancora non sapevamo niente del Milan, avevo parlato con il direttore e avevo quasi promesso che sarei venuto a Firenze in caso di buon esito dell'affare e così è stato. Poi nell'ultimo periodo, prima di arrivare qui, è arrivata ancora la chiamata di Alessandro (Lucci, il suo agente, ndr) per avvisarmi del Milan e che c'era la possibilità di andare da loro. La decisione era mia e non ho dubitato tanto, anche se per un momento, per la storia e per quello che rappresenta il Milan, con la mia famiglia un po' il pensiero l'ho fatto. Pero' avevo già parlato con il direttore e avevo già in mente di venire a Firenze".
Sul rapporto con la propria nazione di origine, poi Muriel ha detto: "Alla Colombia devo tutto, penso al passato, al presente e al futuro. Da lì ho preso tutte le forze che ho adesso, per me la Colombia rappresenta tutto. Nel futuro in testa vorrei che le mie bambine conoscessero le loro origini, anche se adesso è difficile. Stanno crescendo con un'altra cultura. Quando penso alla Colombia trovo le forze per fare sempre meglio e far diventare la Colombia orgogliosa di me e di rappresentarla al meglio. Quando ho iniziato a giocare e segnare, ogni domenica usciva sempre il mio nome da tutte le parti. Alla quarta, quinta partita uscivano voci che mi accostavano ad ogni squadra diversa. Lì inizi a sognare. Dalla quinta, sesta partita, da quando ho iniziato a segnare, tutto è cominciato a diventare una realtà. L'Udinese in Colombia si sentiva tantissimo, perchè in quei due e tre anni ci sono andati tanti colombiani: Zapata, Abel Aguilar, Cuadrado, Armero. Se l'Udinese fosse stata disposta entro un mese a comprarmi aveva la priorità e, allora, ho aspettato fino all'ultimo che si facessero avanti ed e' arrivato il contratto".".