MUTU, Lite Sinisa-Vargas? A 1" dal disastro. I viola...
Nel corso di una diretta Instagram con l'ex compagno di squadra Sebastien Frey, Adrian Mutu ha parlato dei suoi ricordi alla Fiorentina: "Se sogno di allenare la Fiorentina? Un giorno mi piacerebbe allenarla, sarebbe il sogno nel cassetto, ma prima devo fare esperienza. Il mio rapporto con Prandelli? Molto bello, lo sento quasi tutti i mesi. L’ho sentito dieci giorni fa, gli ho detto di avere cura di sé. Mi sta dando dei consigli da allenatore, ci siamo visti a Firenze. La Fiorentina è cambiata parecchio da quando c’eravamo noi. Ho visto che il patron è bello carico. Firenze si merita una squadra che lotta per i vertici. Vorrei che Firenze arrivi a vincere il campionato o, se non è possibile, a stare il più in alto possibile. Il gol di Eindhoven? Ero a tredici metri dalla metà campo. Qualcuno mi disse dalla panchina: ‘Ma che fai, tiri?’. La mia esultanza con l’inchino? Mi è venuta spontanea, era un modo di ringraziare i tifosi per il loro affetto. Vargas? E' stato un grande amico. All’inizio, quando arrivò dal Catania, non giocava. Metteva dei cross a 250 chilometri all’ora. Contro il Bologna misi la testa e il pallone finì all’incrocio. Juan mi disse: ‘Bravo, bravo’. E io dissi: ‘Bravo un cavolo, mi sono fatto male alla testa’. Il gol più bello in viola? Tutti direbbero la punizione col Psv Eindhoven ma in realtà dico il secondo, col sinistro a giro. Osvaldo? E’ arrivato giovane alla Fiorentina. Un giorno andai da Corvino e gli dissi vedendo che arrivano tanti giovani come Osvaldo e Jovetic: ‘State provando a vendermi? La lite tra Vargas e Mihajlovic? Meno male non accadde nulla, eravamo a 1" dal disastro. La Viola che partì da -15? Nessuno ci dava una chance e invece siamo arrivati in Europa. Senza la penalizzazione, saremmo arrivati secondi o giù di lì".