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N. PONTELLO, Da Baggio vittimismo e astio. Chiesa...

di Redazione FV
Fonte: Radio Toscana

L’ex vicepresidente della Fiorentina Niccolò Pontello dopo l’intervista di Roberto Baggio uscita stamani in edicola, ha risposto così: “Ho letto le parole di Baggio, un estratto dell’intervista. Se posso fare una premessa da quello che ho letto queste parole le trovo come al solito permeate da un certo vittimismo che poi sfocia nel rancore, nell’astio verso tutto e tutti. È il solito filo conduttore Baggio-contro-tutti, non c’è un briciolo di autocritica né uno slancio di riconoscenza verso un mondo a cui ha dato tanto ma da cui ha ricevuto tanto, neanche verso la Fiorentina che è una società che lo ha scoperto, accudito, rilanciato e a cui deve molto per la sua carriera. Umiltà e riconoscenza sono doti rare e Baggio come tutti ha pregi e difetti. Le sue parole sono sbagliate e mi riferisco alla vicenda della sua cessione. Noi lasciavamo la società, Baggio poteva essere compreso nel pacchetto della cessione a Cecchi Gori, la società avrebbe avuto un prezzo con o senza di lui. Non è vero che abbiamo impedito a Cecchi Gori di comprare la società se Baggio non fosse andato via, semplicemente non avrebbe potuto pagare quel prezzo. Certamente quando ci apprestavamo a cedere la società nel fare il prezzo di cessione tenevamo di conto delle due opzioni, Baggio rimane o Baggio va via. E i contatti con altre società erano quelli con l’unico club che ce l’aveva chiesto e che poteva avere i soldi per prenderlo ovvero la Juve. Sono passati trentuno anni e parliamo ancora di questo…Non ho mai riparlato con Baggio, perché è una persona che da questo punto di vista rifiuta il confronto”.
 
Baggio come Chiesa? "È diversa come situazione, l’epilogo è lo stesso con il trasferimento alla Juve. Da noi successe alla fine di un ciclo, con Commisso è successo all’inizio nonostante i suoi tentativi di trattenerlo. Probabilmente l’accostamento potrebbe esserci nell’ambito del passaggio societario, anche in quel caso c’era un passaggio di proprietà tra i Della Valle e Rocco. Forse anche in quella trattativa si teneva conto di una valutazione della Fiorentina se ceduta con Chiesa o senza il giocatore”.