NICCHI, Noi minacciati con pallottole. Misura colma
Fonte: Sportmediaset.it
"All'Associazione italiana arbitri sono arrivati plichi con pallottole indirizzate a me, al vice presidente e al designatore Rizzoli. E' un fatto nel dominio della Digos e all'attenzione del Viminale e del ministro degli Interni". È quanto denunciato dal presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, in una conferenza stampa convocata a Roma. "Stanno succedendo cose di una gravità estrema e nessuno dice niente. Ora però la misura è colma".
Gli arbitri italiani sono sul piede di guerra e pronti a scioperare: è la posizione che è stata illustrata dal presidente dell'Aia Nicchi. Violenza, rimborsi non pagati dalla Serie C in giù, class-action da parte di tifosi scontenti, ma soprattutto mancanza di rappresentatività in Figc i motivi dell’agitazione. All’Aia potrebbe infatti venir tolto il 2% di delegati alla prossima elezione del presidente della Federcalcio. Spiega Sport Mediaset sul suo sito.
"C'è un giornalista che in una trasmissione Tv ha detto che 'bisogna sparare agli arbitri perché hanno dichiarato guerra ad un popolo ed in guerra non si va suonando lo zufolo, si va sparando', ed è stato regolarmente denunciato" ha proseguito Nicchi facendo anche l'esempio di Di Bello "L'arbitro Di Bello, che ieri ha arbitrato molto bene Inter-Milan, è un ragazzo che fra qualche giorno dovrà comparire in tribunale davanti al giudice di pace per non aver dato un calcio di rigore e per questo errore o presunto tale è stato convocato in tribunale dall'associazione dei consumatori. Vi risulta che se un calciatore sbaglia un rigore venga convocato la settimana dopo in tribunale? E' una cosa gravissima".