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NICOLATO, Situazione non facile ma dobbiamo vincere

di Redazione FV

La parola d’ordine è “guardare avanti”. Nonostante la sconfitta rimediata un mese fa contro la Svezia e le difficoltà legate al Coronavirus, l’Under 21 è pronta a riprendere il suo cammino nelle qualificazioni europee. La squadra ha raggiunto oggi Reykjavik, dove domani (ore 17.30 – diretta su Rai 2) allo stadio ‘Víkingsvöllur’ affronterà l’Islanda. Secondi in classifica del Gruppo 1 a quota 13 punti e a tre lunghezze dalla capolista Irlanda ma con una partita in meno, gli Azzurrini tornano per la seconda volta in terra islandese, dopo il successo (1-0) nel settembre 2006 contro i padroni di casa nel giorno del debutto di Pierluigi Casiraghi sulla panchina dell’Under 21. E ci tornano senza due calciatori rimasti a casa perché positivi al Covid. “Sono due ragazzi molto importanti per noi - ammette il tecnico Paolo Nicolato – e non ci fa piacere rinunciare alla loro presenza. Abbiamo avuto altri problemi anche prima delle convocazioni, ma dobbiamo guardare avanti, questa sarà un’opportunità per i ragazzi nuovi per far vedere le loro qualità. Purtroppo le convocazioni sono parecchio condizionate fra giocatori che dobbiamo lasciare a casa e altri chiamati in prima squadra, è un periodo da vivere nel modo giusto. Non riusciamo magari a fare quello che avremmo voglia di fare, ma resto ottimista. Ho visto una squadra volenterosa, con entusiasmo, anche se non c'è l’esperienza che avevamo prima e mancano alcuni calciatori che sono soliti giocare con continuità”. Nicolato non cerca alibi, anzi. “Dobbiamo vincere, questi tre punti sono fondamentali. Comprendo che la situazione non è facile, ma dobbiamo fare risultato. Anche se andiamo su un campo dove nessuno ha vinto, anzi a Reykjavik hanno tutti perso, per di più in condizioni climatiche difficili e su un terreno di gioco sintetico, dobbiamo avere l'ambizione di tirare fuori il massimo”. Sottolinea ancora il tecnico, nella conferenza stampa della vigilia, che sarà una partita difficile: “L'Islanda, come la Svezia, non si è mai fermata, mentre noi ci stiamo cominciando a muovere adesso. Stiamo meglio di un mese fa, ma non siamo ancora al top sul piano fisico. Ci metteranno in difficoltà, sarà una gara in salita”.