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O. BEHA, Qual è l'eredità dei DV a Firenze?

di Redazione FV
Fonte: Lady Radio

Oliviero Beha, giornalista tifoso della Fiorentina, osservatore delle vicende italiche e soprattutto di quelle pallonare, grande specchio dei mali del paese. Oliviero Beha protoganista sul suo sito (olivierobeha.it), che usa anche come uno spazio di dialogo tra gli appassionati della Fiorentina, nella sua sezione "La zona viola". Intervistato in esclusiva a Lady Radio parla, ancora una volta, del suo argomento preferito: i Della Valle.

"Se io ce l'ho con i Della Valle? Se sono troppo duro con loro? Io sostituirei l'aggettivo duro con l'aggettivo chiaro, l'ho sempre fatto in tutte le mie attività, non solo con i Della Valle. Quale problema c'è nel chiedere di essere chiari? Nel dire che “Beha ce l'ha con i DV” non si fa altro che evitare di obbligare i DV a dare una risposta. Io detesto in Italia questo gigantesco ufficio stampa protezionista che gira intorno al potere, che lo bandisce, altrimenti non ti considerano, non ti trattano nel modo corretto. E' una concezione mafiosa, e non riguarda solo il calcio ovviamente".

"Io credo che un imprenditore giustamente fa gli affari suoi. Il problema dei DV è che non hanno capito che la Fiorentina non è solo un prodotto da collocare sul mercato, coinvolge molto di più. Infatti nel calcio il capitale sono i tifosi che non guadagnano nulla dal successo dell'operazione imprenditoriale, se non in termini di emozioni e di soddisfazioni. E in più sono quelli che spendono i soldi. Le cose vanno tenute insieme perché altrimenti non si capisce come funziona il calcio. Perché hanno preso la Fiorentina? Qual'è il loro guadagno in questo momento? Qual'è il loro interesse? Sicuramente perché gli conveniva e ancora oggi gli conviene e sono, credo, domande legittime. Io non sono contro i DV, anzi su alcune cose sono con loro, come nelle vicende calciopoli che mi sembra sia stata chiusa in modo pessimo, e capisco bene il punto di vista dei DV".

"Vorrei chiedere ai DV, sul piano manageriale, cosa gli ha insegnato l'esperienza Fiorentina. In qualsiasi cosa si faccia si impara sempre, ma cosa hanno imparato i DV? Quali lezioni hanno tratto dai successi, da quando tutto andava bene, e dagli errori, dai momenti più bui? Il problema secondo me è che in questo paese tutti hanno bisogno di tifare per qualcosa o qualcuno, per evitare di pensere cosa è diventato questo paese, o nel nostro caso, il calcio, il marcio che si nasconde dietro. Perché puntare per esempio su Antognoni o Di Livio per dare nuova linfa alla dirigenza della Fiorentina? Per una questione di cuore e per garantire che esiste un passato, una storia fatta anche di gioie ed errori. Per quello che hanno fatto fino ad oggi, il giorno che andranno via i DV, chi li rimpiangerà? Cosa avranno lasciato alla città di Firenze? Quale memoria? Una domanda legittima non solo per i giornalisti, ma anche per qualsiasi tifoso".