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ODG TOSCANA, Sconcerto per perquisizioni al collega Innocenti

di Redazione FV

L'Odg Toscana esprime preoccupazione e sconcerto per le perquisizioni a casa e in redazione del collega Simone Innocenti. Il presidente di Odg Toscana Giampaolo Marchini insieme al consiglio, esprimono sconcerto per la notizia delle perquisizioni a casa e in redazione del collega del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti in merito alla fuga di notizie sull’inchiesta sul suicidio di una allieva della Scuola Marescialli di Firenze. 

Marchini, nell’apprendere dell’atto di indagine a carico del collega, richiama il diritto di ogni giornalista alla tutela della segretezza delle fonti e condanna con fermezza “tutti gli atti volti a limitare l’esercizio della nostra professione”.

Le perquisizioni legate allo svolgimento della professione giornalistica sono state recentemente condannate dalla Corte europea di Strasburgo, la quale ha sancito il diritto alla tutela del segreto sulle fonti come condizione irrinunciabile a garanzia della libertà di stampa, che costituisce valore di interesse generale. Come di recente ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Dalle 14, per due ore, cinque poliziotti e un magistrato hanno perquisito la sede del Corriere Fiorentino. Gli agenti hanno sequestrato la postazione del collega Simone Innocenti, il suo computer, il suo tablet e i suoi telefoni. Altri agenti, alle 12.30, hanno inoltre perquisito l'abitazione privata del collega.
Le perquisizioni sono state motivate con la ricerca delle fonti di Innocenti a seguito della pubblicazione di un articolo sul suicidio di una carabiniera della Scuola Marescialli di Firenze per un sospetto caso di nonnismo. Il car del Corriere della Sera stigmatizza con forza la decisione della procura di procedere con una perquisizione invasiva e l'atteggiamento intimidatorio delle forze dell'ordine, ricordando che il segreto delle fonti è un cardine inviolabile della professione giornalistica.