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ORSI, Nico Gonzalez meglio a destra. Italiano...

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno

L'ex portiere di Roma e Lazio, Fernando Orsi, è intervenuto per parlare di temi legati alla Fiorentina dopo aver commentato la partita di Bologna vinta 3-2 dai viola. Queste le sue dichiarazioni: "La squadra di Italiano è entrata in campo con grande personalità ed autorità, favorita anche dal Bologna che ha deciso di aspettarla. I viola volevano vincerla ed anche dopo il pareggio non si sono persi d'animo e sono rientrati in campo con lo stesso spirito, hanno fatto i gol e nel finale hanno sofferto poco. Negli ultimi minuti la Fiorentina non si è ritirata, ma ha continuato ad attaccare alta e ha dato meno lavoro ai difensori"

Stupisce la consapevolezza che ha la Fiorentina.
"Assolutamente sì. Poi i viola rischiano anche perché i gol li prendono, ma di concetto vogliono recuperare la palla alta. Italiano ha dato questa mentalità alla squadra, che deve metabolizzare ancora qualche movimento, ma ha dimostrato che la società ha la scelta giusta con questo allenatore. Italiano è giovane, ha avuto la disponibilità a fare il suo gioco, può anche perdere qualche partita e così il progetto continua".

Nico Gonzalez ha dimostrato di essere determinante per i viola?
"Sì perché, se è in condizione, è bravo nell'uno contro uno, prende punizioni, crea superiorità... Odriozola poi ha fatto molto bene con lui su quella fascia perché è complementare all'argentino. Anche lo spagnolo è uno offensivo, Gonzalez entra dentro il campo con il mancino e libera la fascia per lui. Da quella parte la Fiorentina ha dominato ed ha segnato i gol. Se manca Nico incide molto la sua assenza, ma a me hanno detto che non vuole giocare a destra. Io penso che così può fare tutto con uno come Vlahovic".

Per il futuro e per il gioco di Italiano, non sarebbe meglio una punta con caratteristiche diverse, un centravanti più di manovra?
"La Fiorentina ha cominciato un progetto in questo modo, poi la squadra puoi plasmarla. Non si può programmare un futuro con Vlahovic, fino a che non si sa che fa è difficile".