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PALLADINO, Ieri in città, poi sarà rivoluzione

di Pietro Lazzerini

Ormai da qualche giorno la scelta per il post Italiano sembrava chiara, e con gli ultimi sviluppi ci sarebbe da stupirsi se il prossimo allenatore della Fiorentina non fosse Raffaele Palladino. L'ex tecnico del Monza, da ieri a Firenze, ha incontrato i dirigenti viola per parlare di un contratto che lo legherebbe al club di Commisso fino al 2026. 

Ultimo sprint - Dopo la finale persa ad Atene, la Fiorentina ha rotto gli indugi, trasformando i contatti delle ultime settimane in incontri veri e propri, anche per evitare che altre società possano inserirsi last minute. Palladino, tramite il suo entourage, aveva già parlato più volte con i viola e anche in occasione del match perso al Franchi nelle ultime giornate di campionato, aveva fatto intuire col sorriso sulle labbra che le voci di mercato intorno al suo nome non erano solo speculazioni. 

Si riparte - La Fiorentina dunque ha deciso di confermare la filosofia con cui tre anni fa aveva scelto Italiano. Un allenatore giovane ed ambizioso, con un po' di esperienza in Serie A ma rispetto al suo predecessore ancor meno in generale come tecnico pro. Minori costi di ingaggio, ambizioni che ripartono dalla parte sinistra della classifica, in attesa di conoscere il mercato che verrà gestito da Pradè e da Goretti. Un mercato che non sarà strabiliante, ma che con grande attenzione ai conti, dovrà rivoluzionare la rosa. 

Nessun integralismo - Tra Palladino e Italiano c'è una grande differenza: il probabile futuro tecnico viola ha cambiato spesso modulo, partendo dalla difesa a tre ma facendo anche la difesa a quattro, forse anche per provare a mettersi al passo col possibile modulo da schierare sotto la torre di Maratona. È un allenatore cresciuto a pane e Gasperini, ma ha saputo anche cambiare pelle in base alle esigenze della propria squadra. Caratteristica che a Pradè piace molto e il ds è sempre stato molto bravo a scegliere i propri allenatori, basti pensare a Montella e allo stesso Italiano. 

Annuncio in vista? - A questo punto, se l'incontro di ieri è andato nella giusta direzione, è plausibile aspettarsi l'annuncio già nella conferenza che dovrebbe tenersi martedì. La Fiorentina ha deciso di rispondere subito con l'azione alle dure parole della Fiesole, anche se non è certo che ciò possa bastare per appianare i rapporti dopo questa prima vera grande rottura tra parte calda del tifo e la società di Commisso. Palladino dovrà superare questo clima infuocato e mettersi a lavorare proprio come fece Montella tanti anni fa. Delle analogie ci sono, la speranza è che il nuovo tecnico possa tentare di superare tutti gli ostacoli per portare in alto una viola in via di rivoluzione.