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PASQUAL, Domenica avrò sensazioni particolari

di Redazione FV

Queste le parole di Manuel Pasqual rilasciate al programma "30° minuto" su Toscana TV: "Mi trovo bene a Empoli, è una sensazione diversa. Prima ci mettevo 5 minuti ad andare al campo, ora ci metto di più. Non è una brutta cosa, anche perché hai più tempo per metabolizzare cosa è successo durante la partita ed evitare di portare a casa la tensione. Ho lasciato una famiglia per ritrovarne un’altra. C’è meno gente che lavora attorno alla squadra, ma sono tutti molto professionali e c’è molta meno pressione. Nonostante un inizio di stagione altalenante c’era comunque grande serenità e l’idea che tutti siamo vicini e che non meritiamo questo posto in classifica. L’obiettivo non cambia, che sia di lottare per un piazzamento in Europa o per restare in Serie A, l’obiettivo domenica dopo domenica è sempre quello di vincere tutte le partite. Alcune volte riesce, alcune no, però la voglia che metto in campo è sempre la stessa. Differenze nell’atteggiamento degli arbitri? Non mi sono mai posto il problema. Nonostante sia sempre stato un gran rompiscatole con gli arbitri, penso che un risultato sia determinato dall’atteggiamento dei giocatori in campo, e non da un fischio dell’arbitro. La mentalità tra l’inizio della stagione e la partita con il Pescara non è cambiata più di tanto. E’ normale che con quei numeri in attacco non potevamo andare avanti. Ma nonostante le sole due reti fatte nelle primissime giornate abbiamo portato a casa parecchi punti. Ma alla base di questo sta un gran lavoro della squadra, consapevoli che non riusciamo a segnare stiamo tutti dietro a cercare di non prenderne. Domenica avrò sensazioni particolari prima della partita con la Fiorentina, ma dal momento in cui l’arbitro fischia saremo avversari e magari ci scambieremo un saluto a fine partita, perché ci sono ragazzi che continuo a vedere e sentire. Mi fa piacere incontrarli ma adesso sono avversari. Corvino? Non so se sarei rimasto a Firenze se il momento del mio addio fosse arrivato prima del suo ritorno. Alla fine la verità non la sapremo mai, non sappiamo per esempio se il direttore lavorava già da prima o se ha cominciato effettivamente dall’ufficialità. Ci sono mille discorsi attorno a questo. Il fatto della mia non permanenza è dipesa da un’altra persona, non da chi arrivava o non arrivava. Della Fiorentina temo un po’ tutti, hanno una rosa importante. Lì davanti sanno segnare e dovremo stare attenti a difenderci molto bene e ripartire. Il ritorno di Antognoni? In questi anni ho capito che è simbolo di Firenze e della Fiorentina. Il suo ritorno sarà importante. Le nostre rivali? Non stiamo a guardare le nostre avversarie per la salvezza, sappiamo le nostre qualità e guardiamo noi stessi, dobbiamo riuscire a giocare bene. Juventus e Roma sono le migliori. La Juve ha poche rivali per lo scudetto, ma la Roma ha un potenziale offensivo importante che ci ha messo in difficoltà. Skorupski è un grandissimo portiere, ci ha tenuti a galla spesso in questo inizio di stagione, ora speriamo noi di fargli subire meno tiri. Saponara e Gilardino sono diversi ma entrambi grandi giocatori. Riccardo ha grandi doti tecniche e aiuta nelle ripartenze, Gila è un uomo da area di rigore e speriamo che si sblocchi presto”.