PAZZINI, Mi sento più forte
Fonte: La Nazione
E’ quasi mezzanotte, lo stadio non dorme. Pazzini passa in mezzo ai cronisti olandesi e loro — indifferenza da interpretare — non lo riconoscono o fingono una distrazione snob. In italiano le parole vengono meglio, come i gol: dieci dall’inizio della stagione, compresi i due appena segnati contro l’Alkmaar. Mani in tasca e cappellino in testa, non serve vestirsi alla moda per fare il centravanti. Bisogna semplicemente buttarla dentro. Per inciso va detto che l’arbitro di Alkmaar, l’olandese Peter Wink (questa è solo statistica) è lo stesso che diresse Inghilterra-Italia under 21 a Wembley, quando Giampaolo segnò tre reti.
Pazzini, è già in doppia cifra...
«Me l’hanno detto negli spogliatoi, io non lo sapevo».
Cos’è, indifferenza improvvisa verso la contabilità dei gol? Oppure scaramanzia?
«Né l’una, né l’altra. Semplicemente non avevo tenuto il conto. So di essere partito bene, sono contento e motivato, credo che siano più importanti queste sensazioni del resto».
Ma i gol sono arrivati, e tanti.
«Meglio così, servono per acquistare sicurezza. Comunque se devo essere sincero mi sento più forte rispetto all’anno scorso».
In questo momento si sente di ringraziare qualcuno?
«Non ho dediche particolari, devo solo continuare a fare quello che mi sta riuscendo».
Quest’anno basta toccarla per segnare...
«Mi sento più forte, più sicuro. E poi i gol ti aiutano a rischiare di più, quando le cose vanno bene non t’importa se sbagli qualcosa. Sai che puoi rifarti».