PEDULLA', La mia idea su FioreCaos
Fonte: TMW
Siamo ai minimi, io ci capisco poco. Mi sforzo di capire, ma faccio una fatica enorme. Cesare Prandelli dice che non ci sono le condizioni per proseguire il progetto a Firenze e in qualche modo anticipa l'addio. Pochi giorni dopo, storia di qualche ora fa, a margine della clamorosa decisione di Diego Della Valle di lasciare la proprietà della Fiorentina, assolutamente ribaltata in serata nel corso della partecipazione a "Ballarò", il grande Cesare (ottimo allenatore e ottima persona) fa retromarcia e dice che è pronto a rispettare l'impegno e che resterà fino al 2011. Sono sincero, non capisco il nesso, pur rispettando al massimo Prandelli. Prima no, non ci sono le condizioni. Dopo sì, io resto, ma la Fiorentina è nella bufera, lo abbiamo praticamente appreso da Della Valle. Non a caso dopo le dichiarazioni di Prandelli, il Patron ha manifestato in serata la volontà di continuare. Ma urge un passo indietro: il comunicato di don Diego sottintende, rivolgendosi ai tifosi, un grossissimo problema. E invita la piazza a non farsi strumentalizzare. Da chi? Da Prandelli, sembra questa la traccia, anche se non lo dice e non lo scrive. Però, è una traccia. Altrimenti da chi la gente viola non dovrebbe farsi strumentalizzare? Avesse fatto i nomi, un cognome. La schiarita in serata rende tutto più semplice, almeno così sembra.
Il popolo viola è un grande popolo, predestinato a soffrire. Magari rappresentato indirettamente da qualche opinionista che, pur di non riconoscere il grande lavoro di Della Valle (dalla C2 alla Champions, potrebbe essere un libro) è andato sempre a cercare la critica tanto per uno sfizio molto personale e molto di parte. Magari invidia o gelosia. Se la Fiorentina ha centrato per quattro anni di fila la Champions, almeno sul campo, a me sembra un risultato enorme, pazzesco. Adesso siamo in piena Fiorecaos, anche se non c'è un perché vero; in ogni caso non c'è un perché urlato, al massimo sussurrato, implicito e non dichiarato. E' giusto tutto questo? Ed è anche giusto manifestare certe intenzioni a fine marzo, con una parte della stagione ancora da salvare (la semifinale di Coppa Italia, la rincorsa all'Europa, principale o di servizio è tutto da verificare)? No che non è giusto, troppo cose non sono giuste. E non certo tutte per colpa di Della Valle.