PEZZELLA, ESONERO IACHINI UNA SCONFITTA PER NOI. PRANDELLI HA PORTATO ENTUSIASMO
Fonte: acffiorentina.com
German Pezzella, capitano della Fiorentina, ha parlato ai canali ufficiali dei viola. Queste le sue dichiarazioni: "Ho passato un periodo un po' più difficile, un po' duro, ma piano piano sto rientrando in campo, tornando agli allenamenti normali e ritrovando le buone sensazioni. Noi calciatori siamo abituati a giocare le partite con il dolore. Finché non mi dicono basta e sono costretto a fermarmi ci sono. C'è bisogno di fare sforzo soprattutto perché quando ci sono momenti difficili bisogna anche mandare un messaggio ai compagni e a tutto l'ambiente che siamo qui per fare il massimo e dare il meglio. Io sono fatto così: finché posso camminare o correre provo in tutti i modi. Il percorso di un calciatore è così, ci sono i momenti in cui uno deve stare più tranquillo e fermarsi un po' per ripartire al 100%".
Su Prandelli: "Il mister ha portato tanto entusiasmo, conosce molto bene la città, il club e quello che i tifosi viola vogliono dalla squadra. Prova a trasmettere negli allenamenti e in ogni momento disponibile questo e tutto quello che vuole mettere in campo. I tempi sono stretti, la stagione è in corso ed è arrivato nel periodo di sosta delle Nazionali".
Sull'esonero di Iachini: "Il gruppo l'ha sentito come una sconfitta perché significa che è mancato qualcosa nei risultati e nelle prestazioni. Dobbiamo essere responsabili di quello che abbiamo fatto male. L'impegno e lo sforzo non sono mai mancati, ma dopo nelle partite non siamo riusciti a trasmettere tutto quello che proviamo negli allenamenti e che ha questo gruppo. Sicuramente ora con la voglia e l'entusiasmo che ci trasmette il mister proveremo ad uscire al meglio".
Sulla gara contro il Benevento: "Sarà una partita dura. Ad oggi in Serie A non c'è un match più semplice di un altro. Il Benevento gioca bene, ha fatto dei risultati ed ha giocatori di qualità anche se nell'ultimo periodo gli sono un po' mancati i risultati stessi. Hanno una filosofia di gioco che portano avanti da tempo, siamo concentrati su quello che ci dice il mister, i tempi sono stretti e dobbiamo capirlo in fretta".
Sul ricordo di Astori nella gara contro il Benevento: "Ci sono delle partite speciali e contro di loro ricorderemo sempre l'ultima disputata. Quella è l'unica partita della mia carriera, dico la verità, di cui non ricordo neanche un pallone, solo il gol di Vitor Hugo. La testa ci porta sempre lì quando si affronta il Benevento, soprattutto in casa, ma i sentimenti una volta che inizia la partita devono essere messi da parte per provare a dare il meglio per la squadra e riuscire a dare un momento di gioia ai nostri tifosi. Le emozioni arrivano sempre. Per me ogni partita, per tanti che abbiamo passato questi momenti, ci porta a quello che abbiamo vissuto. E' una spinta in più, una forza in più. Da quel momento si è creato un legame speciale tra la squadra e i tifosi difficile da spiegare. Sicuramente è sempre nella nostra testa, contro il Benevento al Franchi si pensa subito a quel momento, ma è una spinta in più e un motivo per cui lottare, soprattutto, come si è detto tante volte, per noi continua a essere così per ricordarlo e io portando la fascia al braccio ancora di più".