PISTOCCHI, Macché Superlega, questo calcio è folle
Fonte: Radio Bruno
Il noto giornalista Maurizio Pistocchi ha parlato della SuperLega europea: "Non è una novità assoluta, di una superlega ne parlò Berlusconi già nel 1988, tanto per mandare un segnale di protesta dopo un gol che era dentro di un metro e mezzo. La protesta è verso chi si arricchisce alle spalle di giocatori e squadre, ci sono scandali clamorosi in serie tra UEFA e FIFA che lascia pensare a tutt'altro che alla difesa degli interessi collettivi. Le cose vanno cambiate, e ciò che hanno fatto i dodici club è giusto, mettersi fuori dall'ordinamento per cambiarlo, ma escludere la base del merito è una cosa totalmente sbagliate. Penso all'Ajax, al Feyenoord, la Stella Rossa, tutti fuori da questo Bilderberg del calcio mondiale. I ricchi pensano di diventarlo ancora di più sistemando i propri debiti grazie ai miliardi di JP Morgan, ma su questa manifestazione c'è un grande interrogativo. Penso che legalmente siano coperti, ma i soldi da dove li prendi? Incassi partita e diritti tv, che però sono facilmente controllabili a livello statale. Johnson e Macron hanno avuto posizioni molto dure, da noi c'è stata una politica più ondivaga... Pensano di vendere diritti a soldi maggiori rispetto alla Champions, ma se intervengono i governi le televisioni non possono comprare niente. Siamo sicuri che la gente poi si diverta a vedere queste squadre giocare sempre tra loro? La motivazione della Superlega non è sportiva ma finanziaria. Che un'azienda in difficoltà cerchi di avere più introiti è normale, ma non sarebbe ora di ridurre le spese? Gli stipendi di questi calciatori non sono esagerati? Stiamo scherzando? Ci sono società che fanno 500 milioni di euro di fatturato e la metà la spendono nel monte ingaggi, ma come fanno a programmare qualcosa? Commisso infatti non voleva fare da zio d'America, ma costruire partendo dalle strutture. Vi dico questo, il Tottenham oggi ha esonerato Mourinho. Sapete quanto ha preso dai suoi esoneri dal 2015 a oggi? Ve lo dico io, 93 milioni. Non può reggere il sistema così! Il calcio è uno sport globale, ci possono giocare tutti, anche dalle baracche di Vila Fiorita si può diventare i più grandi del mondo, è la bellezza del gioco. Se cominciamo a far sì che diventi gioco per pochi si crea un sistema chiuso, uccidiamo il bambino, lo sport. Sono concettualmente contrario alla SuperLega. Io avevo avuto un'idea negli anni Novanta, un Mondiale per Club ogni estate cui prendevano parte le migliori 24 squadre del ranking FIFA. Un Verona, un Cagliari, o una Fiorentina del '69 ma anche una Sampdoria del '91, vorrei sempre vederle".