PLATINI, Champions a 64 squadre, no Europa League
Fonte: gazzetta.it
Una Champions League a 64 squadre, il doppio di quelle attuali, e l'abolizione dell'Europa League. È l'ipotesi di riforma delle competizioni europee che sta valutando la Uefa. A parlarne è Michel Platini in un'intervista al quotidiano francese Ouest-France: "C'è un dibattito in corso per decidere quale forma avranno le competizioni europee tra il 2015 e il 2018. Ne stiamo discutendo, prenderemo una decisione nel 2014. Per ora non c'è niente di deciso" precisa Platini rispondendo a una domanda sull'ipotesi del nuovo format. Il n.1 dell'Uefa non è preoccupato dalla minaccia che i club europei più potenti possano decidere di creare una propria lega. "È una questione che emerge periodicamente e non mi preoccupa. Non vedo come potrebbe funzionare fuori dal contesto dell'Uefa. Chi arbitrerebbe le gare? In quali stadi giocherebbero? E la vogliono in tanti? Io non credo".
C'è anche spazio per un giudizio sulle novità che riguardano tecnologia e arbitraggi. Platini tira dritto sugli arbitri di porta, ribadisce il suo no all'uso della tecnologia e si schiera apertamente contro la regola della tripla sanzione (rigore, espulsione e squalifica) per il giocatore che commette fallo da ultimo uomo. Una norma che, a suo dire, sará presto abolita dall'International Board. "Blatter (il presidente della Fifa, n.d.r.) dice che i cinque arbitri sono costosi. Nelle competizioni Uefa ci sono 78 stadi. Se mettiamo la tecnologia sulla linea di porta ci costa 32 milioni di euro il primo anno e 54 milioni in cinque anni. Gli arbitri ci costano 2,3 milioni. Il calcolo è presto fatto. Sono le televisioni che spingono per l'arbitraggio video". Inoltre, la tecnologia sul gol fantasma "è la porta d'ingresso del video nel calcio più in generale. Io sono contro tutto questo. I cinque arbitri sono usati in Champions, anche gli italiani li hanno adottati e sono molto contenti. La Francia deve fare lo stesso. Quattro occhi in più vedono meglio. Dopodiché se gli arbitri sbagliano non è colpa mia. Chi sbaglia va rimosso".