PRADÈ, No a Milik-Piatek. Cutrone scontento: ora...
Daniele Pradè, ds della Fiorentina, è intervenuto sui canali ufficiali viola per un discorso di fine anno. Tanti i temi trattati, tra cui il mercato di gennaio ormai alle porte: "È stato un anno durissimo per tutti quanti, diverso da tutti gli altri. Per noi in Fiorentina è stato durissimo tra tesserati, calciatori e dipendenti. Abbiamo avuto 42 casi di covid senza contare i familiari coinvolti. Speriamo di iniziare una nuova vita. Sportivamente è stato un anno di ricostruzione, in cui finalmente siamo liberi da tante situazioni contrattuali che ci pesavano a livello economico. Non è stato fantastico, come ha detto ieri il presidente, perché forse non si è raggiunta la sufficienza. Sono comunque fiducioso su quello che ci può dare la squadra. La mancanza dei nostri tifosi ha fatto sì che la squadra ne risentisse molto, più delle altre squadre, perché Firenze vive di entusiasmo. Nei momenti belli e brutti, è una pressione che se non si vive, la squadra ne risente. Il 2021 inizia con alle spalle una grande vittoria a Torino, in cui la squadra ha dimostrato cuore. A livello tecnico siamo secondi a poche squadre. Non saremo ancora pronti per i vertici, ma non meritiamo di stare dove stiamo. Mercato? Riapre come se non avesse mai chiuso. Sarà uno come gli altri, di riparazione. Ci sono tanti giocatori in squadra, 29. Dobbiamo prendere decisioni con l’allenatore, abbiamo già preso decisioni forti. È stata data fiducia a un ragazzo, giovane, che ci sta mettendo grinta, che è Vlahovic. Quindi un Milik o un Piatek non sarebbe giusto andarli a prendere, andrebbero a ostacolare la sua crescita. Kouamè? Lo abbiamo aspettato tanto, ha iniziato alla grande. Sappiamo che ci sono dei giocatori scontenti e li accontenteremo trovando loro una soluzione, a cominciare da Patrick (Cutrone). Ai nostri tifosi dico di essere sereni. Abbiamo una società fortissima e un presidente che vuole fare grandi cose. Abbiamo anche una persona come Barone, che mette anima e passione. Ci sono stati cambiamenti: tre tecnici in pochi mesi significa che qualcosa è andato storto. Ora Cesare (Prandelli) ci deve dare serenità e la sua esperienza, la sua conoscenza di Firenze. È un allenatore che ha dimostrato il suo valore e noi puntiamo su di lui. Ci metteremo tutti noi stessi per far sì che le cose vadano bene e che la Fiorentina sia una squadra competitiva. Auguro a tutti un 2021 di grande serenità. Voglio ricordare chi lavora nei reparti sanitari, meritano l’Oscar del 2020”.