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PRANDELLI, Se ADV stesse un anno a Firenze...

di Redazione FV
Fonte: Lady Radio

Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina ed ex ct della Nazionale italiana, ha parlato del momento attuale che si vive in casa Fiorentina: "Ripartenza viola? La Fiorentina di ieri ha ricordato quella della prima parte di stagione; una squadra presente, che ha fatto 24 minuti di un calcio bello e dispendioso, che non ha dato possibilità al Sassuolo. Ricordiamoci che l'aspetto fisico può cambiare di settimana in settimana; anche sette giorni fa (a Empoli, ndr) ho visto una buona squadra all'inizio che però ha perso smalto e geometrie col passare dei minuti. Ieri invece ho visto una squadra ritrovata per intensità, lesta a riconquistare e ripartire, con la difesa pronta ad accorciare sul centrocampo. L'importanza di questa vittoria? Il risultato del campo è rigenerante per lo spogliatoio; c'è da rinvigorire l'entusiasmo che si era un po' perso in queste settimane. Kalinic? Ha sbagliato due occasioni in cui poteva fare meglio. E' comunque un riferimento importante. Della Valle? La presenza di una figura come quella del presidente è determinante per tanti motivi. E' un segnale per tutti, allenatore, giocatori, dirigenti. Dà la possibilità di confrontarsi sempre e su tutto, programmazione e futuro in primis. Se Andrea della Valle scegliesse di fare il presidente a tempo pieno, avrebbe la possibilità di capire cosa significa riorganizzarsi e strutturarsi per vincere. Se prendesse un anno sabbatico dal suo lavoro dedicandolo interamente alla Fiorentina, senza considerarla un hobby ma un impegno, equivarrebbe a lanciare un messaggio : "Io ci sono". Ma se tu non sei presente e la vivi in modo estemporaneo allora diventa tutto più complesso. Diciamo che dopo dieci-dodici anni la proprietà potrebbe cambiare opinione sul proprio modo di fare perchè è necessario un rapporto quotidiano coi dirigenti per evitare di rimandare mai i problemi. Insomma, un conto è essere sul pezzo tutti i giorni, un altro è sentirsi. Anche ai miei tempi abbiamo lavorato benissimo ma dopo un po' ci rendevamo conto che avevamo bisogno di avere vicino delle persone che ci supportassero. Il futuro di Sousa? Io dico che il presente è presente mentre il futuro è incerto per tutti. Sousa ha dimostrato di avere idee belle e nuove, sarebbe un peccato perderlo. Da tifoso e opinionista secondo me non rimarrà. Certo è che per un lungo periodo ha dimostrato che è un tecnico in grado di regalare tante soddisfazioni alla città. Nel periodo in cui è stato in testa ha dimostrato di saperci e poterci stare. Poi nel corso del mercato di gennaio qualcosa è cambiato. Quel periodo ha evidenziato come se società da una parte e lui dall'altra avessero idee diverse su alcune cose, e allora se ti accorgi che le tue ambizioni non rispecchiano quelle della società... Finale di campionato? Mi aspetto un finale da protagonista da parte della Fiorentina che non deve guardare agli altri. Tutti passano settimane particolari e dunque è bene che la squadra guardi solo in casa propria perchè ha la possibilità di arrivare all'obiettivo. Sarebbe un peccato non crederci fino in fondo. Sono inoltre dell'avviso che se la squadra avesse potuto giocare tutte le partite con gli undici titolari sarebbe ancora lì. Ma non diciamo che questa squadra manchi di leader perchè ci sono. Totti? E' una situazione triste da commentare, penso che la ragione stia un po' da tutte le parti. Di certo è che in questa vicenda è venuta meno la società perchè un allenatore non può fare tutto: rischi che qualcosa possa sfuggirti. In ogni caso bisogna ricordarsi che Totti è Totti e non un giocatore a fine carriera. Ruolo da CT snobbato? Mi meraviglio che ci sono allenatori che possano rifiutare questo ruolo: la Nazionale non va rifiutata. Non so che figura stia cercando la Federazione, l'importante è che l'allenatore che accetta sappia quello che deve fare perchè quella è la maglia di tutti".