PRANDELLI, Viola squadra europea. Su Ovrebo...
L'ex allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli, ospite alla trasmissione 30° Minuto su Toscana TV, ha raccontato interessanti retroscena sulla sua carriera da allenatore: "Quando arrivai a Firenze percepii subito un ambiente positivo dal punto di vista tecnico. Realizzammo il progetto del Centro sportivo, un quartier generale pratico e funzionale per unire giovanili e prima squadra. Alla Fiorentina non ho mai avuto problemi nel rispetto dei ruoli. La sconfitta in semifinale di Europa League coi Rangers? Anche grandi giocatori come Vieri e Liverani sentirono la pressione di quell'incontro. Ci credevamo tutti tantissimo, ma non riuscimmo a vincere contro una squadra che si chiuse dietro per due partite intere. Ovrebo? Sembrava impossibile, meritavamo i quarti di finale della Champions. Sarebbe stato un giusto premio per tutti noi. I miei giocatori? Jorgensen era un leader, Mutu in campo non mi ha mai tradito, mentre Santana era un professionista esemplare. L'attuale Serie A? Questo campionato è anomalo, cinque-sei tifoserie possono sognare lo Scudetto. Sousa? Al Basilea aveva un'identità di gioco ben precisa e ora la sua Fiorentina è una squadra dalla dimensione europea. I tifosi devono essere orgogliosi. La base tecnica di Montella d'altronde è rimasta solida, con Borja Valero che va dappertutto, ma Sousa ha dato quel qualcosa in più necessario per fare il salto di categoria. Vedremo se la Fiorentina riuscirà ad avere continuità”.