PRUZZO, Ikoné da far giocare. Piatek sa segnare
Fonte: Lady Radio
Roberto Pruzzo, ex attaccante della Fiorentina, è intervenuto nel giorno della sfida dei viola contro il Genoa per fare il punto sulla gara del Franchi. Queste le sue dichiarazioni: "La squadra di Italiano deve porsi degli obiettivi in grande e tra questi c'è l'idea di poter fare 6 punti nelle prossime due partite. Alla vigilia di queste sfide si dicono sempre le stesse cose, servirà una Fiorentina concentrata e che non dovrà avere disattenzioni. A Torino è stato un disastro, contro il Napoli c'è stata una grande prestazione, ora vedremo stasera".
In casa Genoa c'è invece un po' di confusione.
"Si devono mettere d'accordo. Quando cambi 3 allenatori significa che, o non capiscono niente loro o ci sono dei giocatori scarsi. Per me c'è un po' una compartecipazione di più parti, società in primis. In ogni caso il Genoa vorrà portare qualcosa a casa stasera, anche perché da 20 punti in giù nessuno sta tranquillo e la lotta salvezza è serrata".
Crede che sia giusto far partire Ikone dalla panchina?
"Ritengo che sia un ottimo giocatore e, a prescindere dalla qualità, ha sempre giocato in Francia ed ha una buona condizione. Ha dimostrato di far già parte dello spogliatoio, si è inserito bene e, vedendo le qualità degli attaccanti della Fiorentina, che fanno fatica a fare gol e lo si vedrà non appena Vlahovic smetterà un po' di segnare, avere un uomo in più come lui può essere decisivo. Credo sia quasi il momento di metterlo dentro anche se, nelle tre partite, sono sempre da valutare le energie".
Qualcuno vorrebbe Piatek titolare al posto di Vlahovic.
"Penso che Vlahovic sia un professionista in tutto e per tutto. Sul campo ha dimostrato questo, ha avuto un periodo di tentennamento, ma poi caratterialmente ha dimostrato di poter sopperire alle difficoltà che può avere un calciatore con il suo status di contratto. Finché c'è non lo toglierei mai, anche se Piatek è uno che sa fare poche cose, ma una di queste è il gol e per un attaccante è molto importante".
Cosa ne pensa della stagione di Nico Gonzalez?
"Ho una predilezione nei suoi confronti perché ha grinta, vuole sempre spaccare tutto, ma questo è anche un suo limite. A volte si incaponisce, si innervosisce e fa delle cose che potrebbe evitare ed essere più concreto. La sua lettura finale è spesso imprecisa, è troppo frettoloso, però altre cose ti fanno sempre pensare al meglio... Anche a Napoli ha fatto bene. Per adesso è una via di mezza tra essere positivo al 100% e avere ancora delle criticità, ma può migliorare, soprattutto in zona gol. Ha nelle gambe e nella testa almeno 10 gol all'anno".
Come stanno le romane e quanto valgono le vittorie delle squadre della Capitale?
"Sono due squadre che non danno garanzie di continuità e, per questo, la Fiorentina deve pensare di poter stare loro in scia e addirittura di superarle Non mi danno l'idea di poter stare così in alto in classifica, i viola hanno le loro chances, tenendo conto anche delle partite di coppa. Tra l'altro la Fiorentina deve concentrarsi sulla Coppa Italia, io mi giocherei quasi tutto su quella anche se poi ne vince una sola".
Quanto conta non essere abituati a lottare per certi traguardi?
"L'abitudine a giocare le partite che contano è importanti perché si vengono a creare situazioni psicologiche che non conosci. Più tempo stai in alto e meglio è, ti ci abitui e io sono convinto che a Torino ci sia stata anche un po' di presunzione, ma non siamo ancora a quel livello: c'è da pedalare, stare sul pezzo dalla mattina alla sera. L'allenatore mi sembra che stia facendo il suo, la squadra recepisce i suoi dettami, ma ci vuole equilibrio".