QUAGLIARELLA, Quella bocciatura di Cavasin...
Fonte: calciomercato.com
"Non credo che nelle caratteristiche tecniche di Quagliarella ci siano le qualità per diventare un attaccante di razza, come lo sono stati qui a Firenze Batistuta, Hamrin o Maraschi. Magari un giorno sarà un ottimo assist-man, ma difficilmente lo vedremo mai superare la doppia cifra. E' giovane, è ovvio che avrà ampi margini di miglioramento, ma certe doti si notano subito e quindi è giusto che lui prenda coscienza anche dei suoi limiti". Sembrano incredibili queste parole, rilette oggi, con Fabio Quagliarella attaccante titolare del Napoli e probabile azzurro ai Mondiali di Sudafrica 2010, ma sono state davvero pronunciate da quello che a suo tempo, sette anni fa, era il suo allenatore nella Florentia viola: Alberto Cavasin. Parole pronunciate, precisamente, alla vigilia del match in trasferta contro il Savona del dicembre 2002, vinto poi dai viola con gol di Riganò, in cui Quagliarella consumò i novanta minuti di gioco seguendo la gara dalla panchina. Tant'è che l'avventura fiorentina per l'attuale numero 27 partenopeo (numero scelto da Fabio in tutte le sue squadre per ricordare lo scomparso Niccolò Galli, suo compagno di squadra nelle giovanili della Nazionale), durò solo sei mesi.
Arrivato nell'estate post-fallimento dell'Ac Fiorentina, grazie alla collaborazione fra il Torino e l'allora d.s. viola Giovanni Galli, Quagliarella disputa da titolare tutto il precampionato, salvo poi essere scavalcato da Christian Riganò, autentico trascinatore dei gigliati in quella stagione in C2. Riganò e Quagliarella fanno coppia in attacco solo fino a quando tecnico rimane Pietro Vierchowood, esonerato il 27 ottobre 2002 dopo una sconfitta con il Grosseto. Con l'arrivo di Cavasin, lo stabiese inizia a dividersi fra panchina e tribuna, tornando alla sua società di appartenenza, il Torino, già nel gennaio 2003. Nella città del giglio Quagliarella lascia qualche tifoso che lo ha sempre rimpianto, anche se alcune sue esultanze da avversario dopo i goal realizzati con la maglia dell'Udinese contro la Fiorentina, non sono piaciute ai supporters della Curva Fiesole.