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QUARTA, Italiano simile a Gallardo. Futuro? Non so

di Redazione FV

Lucas Martinez Quarta ha parlato a ESPN della mancata convocazione al Mondiale in Qatar, e tanto altro: “Mi ha fatto male l’esclusione dalla Coppa del Mondo, dopo la prima parte di campionato con la Fiorentina. Ho vissuto con una strana sensazione. Quando hanno perso all’esordio ho capito che il gruppo sarebbe andato avanti. Sapevo che sarebbero diventati campioni, quella era stata solo una battuta di arresto. Scaloni ha formato un bel gruppo, è anche merito suo”

Su Batistuta: “Il segno che ha lasciato a Firenze è incredibile. Vedo bambini con la sua maglietta anche se non lo hanno mai visto giocare. E’ un idolo totale”.

Sugli attaccanti della Serie A: “Lautaro fa la differenza, Lukaku l’ho affrontato un paio di volte e volevo anticiparlo ma non c’era verso, Osimhen è velocissimo e Giroud è un giocatore molto intelligente”.

Su Italiano: "Il calcio italiano è molto fisico e tattico. Quando sono arrivato a Firenze, l’allenatore faceva un’ora di tattica e la fase difensiva. Oggi, l’allenatore che abbiamo è molto bravo: a lui piacciono le squadre propositive. Credo che guardi molto Guardiola e spesso ci fa degli esempi con squadre di Bielsa. E’ un calcio molto simile a quello del River di Gallardo. La finale di Coppa Italia è stata così: proponendo sempre e giocando uno contro uno con i centrali a centrocampo. E’ un calcio che mi piace molto, soprattutto con questo allenatore che ha un’idea chiara: quando hai un’idea, non importa contro chi giochi.  Quando proponi hai molte più possibilità di vincere”.

Sul futuro: "È appena iniziato il mercato e tra poco anche il ritiro, fino al 31 agosto è lunga. La mia famiglia sta bene a Firenze. Firenze è una bellissima città, ma bisogna valutare anche l’aspetto calcistico. La mia idea è dare continuità a quest’ultimo anno: ho giocato 40 partite su 60, quindi per me è più che positivo. Voglio confermarmi e giocare il più possibile. Non so dove lo farò. Ora sono alla Fiorentina, sono concentrato per tornare, fare una bel ritiro e conquistarmi un posto”.

Sulla società e la prossima stagione: "Sabato torno a Firenze. L’ultimo anno credo che sia stato molto positivo, anche se avrei potuto fare meglio. Per decisioni tattiche o tecniche, o per qualche infortunio, non ho potuto esprimermi al massimo. Ho un buon rapporto con Burdisso, che mi ha aiutato molto soprattutto all’inizio della stagione quando non riuscivo a esprimermi al meglio. Lui mi ha dato tanti consigli e il mio rendimento credo sia merito suo. Adesso vedremo cosa succederà, ci sono la Copa América e le qualificazioni al Mondiale…Devo tornare e vedere cos’è meglio per me”.