RAMIREZ, Io in viola? Mi piacerebbe. Su Vecino...
Fonte: TMW
Cartolina dall'Inghilterra. Gaston Ramirez segue ancora il campionato italiano, osserva da lontano. E intanto si gode la risalita del suo Southampton, che non ha alcuna intenzione di fare da comparsa in Premier League. E Gaston, che si concede a TuttoMercatoWeb per una lunga chiacchierata tra passato presente e futuro, vuole trascinarlo a suon di gol, proprio come fatto a Bologna, dove i tifosi sono ancora innamorati. E tra qualche anno l'Italia e Ramirez potrebbero anche ritrovarsi.
Partiamo dall'inizio: da scommessa a certezza, chi ringrazierà sempre per essere arrivato in Italia?
"Il mio procuratore e Carmine Longo che mi ha scelto e voluto. A Bologna ho vissuto due anni bellissimi, difficili da dimenticare. Quando parlo del procuratore però, ci tengo a sottolinearlo, non mi riferisco a Vincenzo D'Ippolito: ha fatto delle cose alle mie spalle".
Alt, stop: di che parla?
"Come fai a difendere un giocatore se devi fare anche gli interessi della società? Ha lavorato per il Bologna e anche per me, ma io questa cosa non la sapevo".
Ha più sentito il presidente Guaraldi dopo le ultime polemiche?
"No, da quando sono andato via lui non mi ha più chiamato. Non mi interessa. So che quando si parla di soldi non si pensa ad altro. A Bologna mi sono trovato benissimo, ma ora penso solo al Southampton".
Il Bologna fatica, è ultimo in classifica: che effetto le fa?
"Quest'anno il campionato è molto particolare. La Sampdoria è tornata in serie A, come il Torino. Ci sono tante squadre in lotta per la salvezza: Genoa, Samp, Siena e anche il Bologna. Quest'anno il campionato è particolare. Ci sarà da soffrire, ma il Bologna si salverà perché ha giocatori di qualità ed esperienza e poi Pioli ci sa fare. Ci vuole tempo, i risultati arriveranno".
Presente al Southampton, futuro di nuovo in Italia?
"Dipenderebbe dalla squadra, da tante cose. In Inghilterra ho scoperto un calcio fantastico. Ma nella vita mai dire mai, in Italia, così come in Inghilterra ci sono tante squadre importanti".
La Fiorentina, per esempio.
"Sarebbe bello, i viola stanno giocando molto bene. Ad ogni partita la squadra diverte, ha grandissima qualità. Perché no?
In Italia tornerei volentieri, mi piace tanto e sono stato bene".
A proposito dei viola: arriva Matias Vecino per il centrocampo, lo conosce?
"Sì, è un giocatore giovane e di prospettiva. Ha esperienza in campionato, in Italia può fare bene. Ma deve trovare spazio e continuità, cosa che per i giovani non è mai facile".
Da un uruguaiano all'altro: Abel Hernandez, in Nazionale s'è rotto il crociato. Il Palermo lo aspetta...
"Quel giorno ero infortunato anch'io. Mi hanno raccontato l'episodio, è stato sfortunato per come è nato l'infortunio: Abel deve restare concentrato e recuperare, tornerà quello che tutti conosciamo.
Pallone d'Oro: a chi lo assegnerebbe?
"Non ho alcun dubbio: Lionel Messi. Come lui non c'è nessuno, è nella storia".
Fantacalcio: la top 11 di Gaston Ramirez, cominciamo dal modulo?
"Punto sul 4-3-3".
A chi le chiavi della porta?
"A Buffon".
E con i difensori, come la mettiamo?
"Caceres a destra, Bonucci e Barzagli al centro e Balzaretti a sinistra".
I tre centrocampisti?
"Borja Valero, Pirlo e Pizarro".
Mica male... e in attacco?
"Vucinic ed El Shaarawy, pronti ad innescare Palacio".
In panchina chi metterebbe?
"Mi piace molto Montella".
Non c'è nessun giocatore del Bologna...
"Avrei scelto Perez, Morleo, Diamanti e Gilardino. Ma si gioca in undici. Comunque, Bologna, ce l'ho nel cuore".