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RANOCCHIA, Contento dell'interessamento dell'Inter

di Redazione FV
Fonte: TMW

Dopo un grande avvio di stagione, Andrea Ranocchia ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un grave infortunio, ma ai nostri microfoni il difensore barese mostra una grande determinazione e una grande voglia di tornare presto a calcare il prato verde.

Il tuo compagno Bonucci ti ha dedicato la convocazione in Nazionale, segno che nel Bari c'è veramente un bel gruppo?

"Sì, si era visto già dal ritiro. I risultati lo hanno anche dimostrato, su certi campi, con giocatori così giovani, li puoi conseguire solamente se alle spalle c'è un gruppo molto unito e tanta voglia di sacrificarsi".

L'hai sentito dopo la gara di mercoledì?
"L'avevo chiamato due-tre giorni prima dicendogli che questa sarebbe stata la prima partita che vedevo dopo l'infortunio e così è stato".

Fino a mercoledì, quindi, non avevi più visto partite dal momento dell'infortunio?
"Ho voluto staccare dal calcio e pensare solo alla mia guarigione".

Quando ti rivedremo sul campo?
"Per allenarmi con la squadra e tutto credo servirà un mese o un mese e mezzo perché ho l'ultima visita a metà aprile, mentre per tornare sul campo non si sa ancora".

Come valuti la partita di Bonucci mercoledì? Credi potrà essere nel gruppo che andrà al Mondiale?
"La partita è stata eccezionale, non ha sbagliato niente ed è stato molto attento. E' stato un grande esordio e per quello che ha fatto vedere durante l'anno, ma non solo, lo porterei sicuramente".

Per la gara di Cesena eri stato ad un passo anche tu dalla chiamata in azzurro

"Ho saputo che ero vicino alla chiamata, poi giustamente con l'Under 21 giocavamo due partite difficili, era importante vincere, e sono stato chiamato da Casiraghi, ma l'infortunio non mi ha permesso di scendere in campo nemmeno lì".

Sei contento che i tuoi compagni siano rientrati in corsa per la qualificazione agli Europei?
"Sono contentissimo e spero di rientrare col gruppo il prima possibile. Ho giocato l'ultimo europeo, dove siamo stati ingiustamente eliminati e dove potevamo addirittura vincere, perciò voglio rifarmi la prossima estate".

Tornando a te, ora come stai?
"Ora sto bene, adesso ho ricominciato a correre e quindi sono a buon punto. Lavoro tanto ed i risultati si vedono più rapidamente di altri".

Tuo padre ha lodato la tua determinazione, che ti sta facendo bruciare i tempi
"Questa è una mia caratteristica, faccio tutto quello che è in mio potere. Se poi ci sono altre cose che me lo impediscono non posso farci niente, ma l'animo resta in pace".

Con Bonucci avete formato finora un'ottima coppia nonostante la giovane età
"Abbiamo fatto buone e cattive cose, è normale essendo giovanissimi. Questo è il frutto del lavoro fatto in ritiro e durante l'anno. Abbiamo lavorato tantissimo in fase difensiva e si è visto la domenica".

Avete anche dimostrato di essere da serie A?
"Diciamo di sì, ci siamo trovati subito a nostro agio. Fin dall'esordio abbiamo fatto vedere che non avevamo paura a ritrovarci di fronte attaccanti internazionali".

Com'è stato l'esordio a San Siro?
"Il mister ci ha dato una mano incredibile preparando bene la partita e dando tranquillità. Per un giovane la tranquillità è essenziale, poi il resto l'abbiamo fatto noi".

Merito del mister dunque?
"Sicuramente, si vede la mano del mister nella squadra sia in fase difensiva che offensiva. Siamo stati bravi ad ascoltarlo e mettere in pratica le sue idee studiate in settimana".

Il crollo del Bari nelle ultime settimane viene imputato alla tua assenza, cosa ne pensi?
"Non credo sia dovuto a questo, magari se c'ero io prendevamo anche più gol. Questo non si può mai sapere e capita nell'arco di una stagione di avere un po' di sfortuna e un calo. Son sicuro che nelle prossime partite si rivedrà il Bari di qualche tempo fa".

Bonucci è stato accostato alla Juventus, mentre per te si parla di Inter
"Ancora non so niente, a me non ha chiamato nessuno e ora penso solo a guarire. Quello che verrà si vedrà, fino a giugno sono un giocatore del Bari e vedremo cosa decideranno poi i presidenti. L'importante ora è rimettermi in forma".

Sei contento comunque di questo accostamento?
"Sono contento, l'Inter è la squadra Campione d'Italia ed è ancora in corsa per la Champions League. Chi non sarebbe contento".

Che effetto farebbe essere allenato da un tecnico vulcanico come Mourinho?
"Non credo sia vulcanico, penso sia intelligente e che cerchi di tenere i giocatori fuori dai mass media con i suoi atteggiamenti. Penso sia una cosa molto intelligente".

Ed essere affiancato ai mostri difensivi dell'Inter che effetto fa?
"Ci sarà molto da imparare se andrò all'Inter. Sono campioni, fanno parte delle rispettive Nazionali e insieme a loro posso solo migliorare".

Hai un modello al quale ti ispiri?
"Mi è sempre piaciuto Nesta, sia a livello comportamentale fuori e dentro dal campo. Non sono mai uscite cose negative su di lui e questo è molto importante".

Quindi cosa ne pensi della possibilità che disputi i Mondiali?
"Vediamo, per il momento io sono fuori dal mondo del calcio per un po' e non mi interessa più di tanto".

Il tuo obiettivo quindi è rientrare il prima possibile?
"Sicuramente, quando uno è innamorato di questo sport, se ne viene privato, è come essere privato di una parte di sè. Per me tornare anche solo ad allenarmi con la squadra è importante e poi si vedrà il prossimo anno".

Che ricordo hai dei tuoi inizi?
"Ricordi felici, stavo con gli amici del mio paese, andavo a scuola con loro. Ho iniziato a 5-6 anni, un divertimento allo stato puro senza pressioni e preoccupazioni. Erano solo il pallone, i compagni e gli avversari".

L'allenatore che ti ha dato di più nella tua crescita?
"Non c'è uno che mi ha dato di più, credo che tutti abbiano dato un pezzo della propria esperienza. Accumulandola tutta sono arrivato dove sono oggi".

In chiusura, come sei dentro e fuori dal campo?
"In campo cambio molto il carattere, sono più serio e aggressivo. Fuori dal campo sono tranquillissimo ed anche abbastanza timido, un ragazzo normale".