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ROCCO, Chiesa, qualcosa è cambiato. Io viola a vita

di Redazione FV
Fonte: TopCalcio24

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, direttamente dagli Stati Uniti, ha parlato ai microfoni di Top Calcio 24. Ecco le parole del numero 1 viola: “Ancora non abbiamo passato il momento critico negli Stati Uniti, in alcune zone pare scendere ma i deceduti non stanno calando. Speriamo che nelle prossime 2-3 settimane la situazione migliori, ma molto dipende dai singoli stati. Vediamo cosa accadrà. L’iniziativa della Fiorentina? Con “Forza e cuore” abbiamo raggiunto una cifra importante, iniziando dallo scorso 17 marzo: sono oltre 800mila gli euro raccolti che andranno agli ospedali di Firenze. Ho regalato anche 10mila mascherine a Marina di Gioiosa Ionica e anche delle uova di Pasqua ai medici di Firenze. Gli allenamenti dal 4 maggio? È importante che il calcio riparta ma è anche importante che la salute venga tenuta presente: non bisogna rovinare l’anno prossimo. Noi siamo nel mezzo di questa posizione: bisogna vedere una settimana alla volta. Speriamo che da maggio possano ricominciare gli allenamenti. Lo stadio nuovo a Firenze? Io sono arrivato a giugno e mi hanno detto che sono stato un po’ sfortunato: in 7 mesi abbiamo investito 300 milioni di euro tra acquisto della squadra e la realizzazione del centro sportivo. Poi a gennaio abbiamo speso 70 milioni per la campagna acquisti. Adesso ci serve un po’ di fortuna per gli investimenti fatti. Sullo stadio dico solo che in Italia ci sono strutture vecchie: servono investimenti, servono persone che vogliono costruire".

"L’operazione migliore e peggiore del mio operato? Dal primo giorno ho detto che Chiesa sarebbe restato alla Fiorentina e questo è accaduto. Abbiamo acquistato Ribery ma si è infortunato… tutti si ricordano della splendida partita che fece con il Milan e della standing ovation di San Siro. Non guardo mai indietro alle cose che non mi sono piaciuto, ognuno si prende la responsabilità delle proprie decisioni. Certo, ci sono stati degli errori ma io guardo avanti. Se sei un imprenditore sai che certe cose posso capitare. I tifosi del Milan mi rimpiangono? Io ho lavorato molto per comprare il Milan, ma non ho mai incontrato Mister Li: forse non mi voleva vedere. Sono ancora sorpreso di quello che successo ma sono comunque contento perché è arrivata l’opportunità della Fiorentina. Ora sono contento di stare qui, spero di stare qui per sempre. Un piano-B nel caso in cui non si potesse riprendere a giocare? Non sono mai stato in Lega, c’è Joe Barone che lavora per la Fiorentina e per me: è lui che mi dice cosa succede. Ma non credo che ci sia un piano B. Il futuro di Castrovilli e Chiesa? In questi mesi ho sempre detto che, come Milan Inter  Juve, quando i giocatori vengono qui devono voler restare qua. Ecco il mio obiettivo. Castrovilli ha un contratto lungo e sta qui, su Chiesa dico che ci siamo fatti una promessa, se durante l’estate vorrà lasciare la Fiorentina potrà farlo purché l’offerta sia congrua al suo valore. Ma è da febbraio che non sono in Italia e non ho potuto mettermi al tavolo con lui: la situazione a Firenze è cambiata negli occhi di Chiesa, noi il prossimo anno vogliamo fare una squadra più forte di quella attuale. Voglio che tutti i giocatori più forti restino qui e giochino insieme fin dal primo giorno. Vogliamo fare un campionato migliore rispetto a quello attuale".

"Lo sfogo di Torino? Ero arrabbiato quel giorno… quando giocavo nella Columbia University ero il capitano e difendevo tutti i miei compagni. Mi è venuto istintivo di difendere i miei giocatori: ho visto cose che non mi piacevano, forse i toni potevano essere differenti ma il principio è giusto. Non ho mai parlato male degli arbitri, ho solo detto quello che era giusto dire. Il secondo rigore per la Juventus non ci stava proprio. Finire la stagione in estate? Non posso dirlo, non voglio che la prossima annata si rovini. Se questa stagione si può chiudere in tempi giusti bene, ma in estate fa molto caldo in Italia… Il calciomercato estivo? I valori dei giocatori si sono già abbassati, un po’ come avviene nell’economia. Quando i valori calano così tanto, qualcosa deve cambiare. Il taglio degli stipendi? Siamo arrivati ad un punto che però non posso ancora comunicare pubblicamente, certamente i calciatori sanno che dovranno fare la loro parte. Quanto bisogna tagliare? Tutto dipende da quanto guadagnano le persone. Cosa porterei del calcio americano in Italia? Il calcio negli USA fa schifo, lo voglio dire bene, ma qui fanno bene il business. Il mio obiettivo è portare in alto la Serie A, non al 4/5° posto in Europa, ma servono gli stadi nuovi sennò non si va da nessuna parte. Se ho parlato con la Juventus dopo il mio sfogo? No, io con Nedved non parlo. Joe Barone ha parlato con Agnelli, io in Italia non parlo con nessuno perché non sono sempre in Italia. Il fondo Elliot per il Milan? E' stato un ottimo affare per Elliot acquistare il Milan a quella cifra, molto più bassa di quella che ho trattato io. La Fiorentina non tutelata dagli arbitri? Spero che la mia squadra sia trattata al 100% come ogni club ed è sempre quello che ho chiesto. Se vedo che ciò accade bene, se così non sarà sbotterò un po'..."