ROSATI, L'ultimo discorso alla squadra da giocatore
Antonio Rosati ha da pochi giorni appeso scarpette e guantoni al chiodo. Il terzo portiere della Fiorentina, che negli ultimi anni in viola è stato fondamentale soprattutto per il ruolo acquisito nello spogliatoio, rimarrà però in viola come secondo del preparatore dei portieri Porracchio. Rosati, idolo della tifoseria e del web, ha postato qualche secondo del suo discorso finale alla squadra nel post-partita di Fiorentina-Cremonese, accompagnando le emozionanti immagini con una didascalia altrettanto toccante:
“Lo stemma che portiamo sul petto è più importante del cognome sulle nostre spalle".Così, quando qualche giorno fa la società mi ha chiesto di aiutare la squadra come preparatore dei portieri non c'ho pensato un attimo. Sì, nel discorso in cui saluto i miei compagni mi sono emozionato. Mi è scappata la lacrimuccia, ma sono consapevole di aver fatto la scelta giusta: quella di aver messo davanti ai miei interessi personali gli obiettivi del gruppo. Forse perché questa squadra è parte della mia vita. Forse perché questa città è sempre più la mia. Forse perché questa società e questi colori sono sempre più parte di me o semplicemente perché...il destino ha più fantasia di noi. E allora fatemi un grosso in bocca al lupo, ne ho bisogno. Proprio come tanti anni fa sono pronto a dare tutto me stesso per questa nuova strada. Con passione, entusiasmo e duro lavoro. Sempre con una certezza: lo stemma che portiamo davanti è più importante del nome che portiamo dietro. Forza Viola"