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ROSSI, Sfortunati, ma c'è ancora tanto da lavorare

di Redazione FV

Delio Rossi, alla prima sconfitta sulla panchina viola, commenta la gara contro il Palermo

SKY: "Stavamo gestendo bene la partita, abbiamo fatto un errore grosso sul gol. C'è ancora tanto da lavorare ma sono fiducioso. Cerci è un giocatore offensivo, quindi tenerlo vicino alla porta mi sembra meglio. Il rigore? In questo momento ci vuole un pizzico di fortuna che non abbiamo avuto. Secondo me possiamo giocare in questo modo, nel primo gol però abbiamo fatto un errore marchiano della difesa: una deve marcare il giocatore che è Miccoli. La situazione non è irrecuperabile, sennò cosa sarei venuto a fare. Credo in questa squadra, in questa società, ma dobbiamo lavorare tanto. Non sono affabulatore, voglio portare la Fiorentina in una situazione di classifica più consona. Su Zamparini? Con il mio ex Presiente sono tranquillo, lo devo ringraziare sempre perchè ci ha sempre rispettato e mi ha dato la possibilità di conoscere una terra fantastica, ma intendiamo il ruolo di allenatore in maniera diversa. Come lo intendo io? L'allenatore secondo me deve fare l'allenatore, la società deve dare gli obiettivi".

SALA STAMPA: ''Io sono arrivato solo da 10 giorni e non ho avuto molto tempo per lavoreare; ho visto cose discrete e meno discrete. Il risultato finale è troppo largo per le occasioni ricreate. Ribadisco che dobbiamo lavorare ancora un bel po'. Il ritorno a Palermo? L'accoglienza mi fa piacere perché vuol dire che qui ho lasciato molte belle cose. La squadra rosanero? Sapevamo che l'avversario era temibile ma per certi momenti abbiamo fatto meglio noi. Se sono preoccupato per la classifica? La classifica non è bella ma va guardata a marzo non ora. Se è stato cambiato l'allenatore vuol dire che qualche problema ci fosse, non è che posso risolvere i problemi con due parole nello spogliatoio. La mia unica ricetta è lavorare e far bene. Il cambio di Gila? Aveva fatto bene ma l'ho visto stanco ed è per questo che l'ho tolto. Potevamo andare anche in vantaggio noi, dato che il Palermo non aveva mai tirato in porta. Dobbiamo ragionare anche sui numeri dell'attacco, ma non è solo colpa degli attaccanti che non segnano''.