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S.MEINI (R.Rai), Il sessismo c'è, serve una reazione collettiva

di Redazione FV

Al Gr1 delle 13 su Radio Rai, dopo la notizia della molestia subita dalla giornalista di Toscana Tv Greta Beccagli, è andata in onda una riflessione della collega Sara Meini (in foto con la figlia Maddalena), anche lei ad Empoli a raccontare il derby toscano per la storica trasmissione "Tutto Il Calcio Minuto per Minuto". Ecco le sue parole:

"Un mondo di maschi. Dove una donna per emergere deve fare fatica doppia, perché deve abbattere stereotipi e luoghi comuni. Il pericolo adesso è la generalizzazione. Non è così. Sono nata con la passione per il calcio, ho giocato a calcio, prima di cominciare a raccontarlo e un gesto così inqualificabile non mi è mai capitato, per fortuna. Sono cresciuta tifosa, in una curva, so cosa succede dentro gli stadi, e so anche che serve tutela e sicurezza quando si decide di mandare una persona a raccogliere voci dopo una partita. Siamo nel 2021, dovremmo essere libere di stare ovunque, ma non è così, nemmeno nell'ambiente del calcio. Ed è grave che sia così. Ero anche io a Empoli e non a fare una cosa di secondo piano: ero lì a raccontare il derby toscano per "Tutto il calcio minuto per minuto", tra l'altro ero il primo campo, ovvero il più importante.Questo a dimostrazione che la passione può sconfiggere ogni forma di sessismo. C'è. Inutile nasconderlo, quante di noi si sono sentite dire: "A casa devi stare, non puoi parlare di calcio", ma per abbattere questa cultura maschilista e patriarcale serve una reazione collettiva, senza minimizzazioni. Consentendo a tutte e a tutti di lavorare in sicurezza. Rispondendo con una sola voce: che lo sport è di chi lo ama, senza discriminazione alcuna di sesso, di razza, di lingua, di religione e di condizione sociale".