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SACCHI, Da Fusignano a Firenze e Milano: si racconta

di Redazione FV

Sono passati cinquant'anni da quel settembre del 1973 in cui per la prima volta Arrigo Sacchi sedeva su una panchina, quella del Fusignano in seconda categoria. Oggi, l'ex tecnico ha scritto una lettera con La Gazzetta dello Sport in cui ripercorre la sua carriera, passata anche da Firenze: "Dove lo troviamo un altro che allena gratis e che, grazie all’azienda di suo babbo, ci dà pure i fari per illuminare il campo?", dissero dalla società. E così iniziò l'avventura, anche se Sacchi non si riteneva all'altezza: "Non sono mica capace".

Cominciò così la carriera di Sacchi, che poi lasciò il Fusignano per l'Alfonsine, prima dell'avventura al Bellaria in quarta serie, dove si dimise dopo sei giornate e cinque sconfitte. Poi il settore giovanile del Cesena, il Rimini, le giovanili della Fiorentina e il Parma. "Mi chiamavano Signor Nessuno", scrive Sacchi. In Emilia spiccò il volo per Milano e il Milan di Silvio Berlusconi. E il resto è storia nota.