SALVACALCIO, Lotito ci riprova: "Il no del Governo..."
Sulle pagine odierne de Il Fatto Quotidiano si torna a parlare dell'emendamento "Spalma debiti" voluto da Claudio Lotito per le società indebitate come la sua (la Lazio) ma al momento rigettato dal Governo. Come spiega il quotidiano, il patron biancoceleste - senatore di Forza Italia - non si arrende di fronte a niente. Quel "no" del governo alla sua norma per salvare - finanziariamente e penalmente - le società di calcio proprio non l'ha digerito: "Mi hanno fatto girare le palle..." si sfoga con i colleghi appena fuori dall'aula del Senato. Così il presidente della Lazio non si dà per vinto: ci sta riprovando. Si aggira per Palazzo Madama come un funambolo con una cartelletta azzurra e ferma i capigruppo della commissione Bilancio di tutti i partiti per spiegare e chiedere di sottoscrivere il suo nuovo emendamento. Ci aveva provato una prima volta con una norma nel decreto Aiuti quater che spalmava i debiti delle società di serie A con 60 rate mensili senza alcun interesse o penalizzazioni sportive e senza incorrere in denunce penali. Ma dal governo era arrivato un niet. Stavolta però Lotito vuole andare fino in fondo: anche se il governo confermerà il parere negativo, il presidente della Lazio chiederà di metterlo ai voti lo stesso. Per ora Lotito ha convinto a firmarlo i capigruppo della commissione Bilancio di FdI, Forza Italia, Autonomie e Pd. Non la Lega e nemmeno il M5S.