.

"SARA' DURA FERMARE KRASIC. CON LA JUVE CE LA GIOCHIAMO."

di Stefano Borgi

Manuel Pasqual in sala stampa. Sabato c'è la Juve e sopratutto un avversario pericoloso come Krasic. Si parte però dalle clausole del contratto di Chiellini: "Non ho visto il contratto, l'ho appena letto. Se lui è contento così...è un rischio perchè non si sa se un futuro contratto con le tv vada poi a contrastare quel contratto che hai firmato. Io non lo avrei fatto perchè non ci sono certezze sul futuro, tra televisioni e contratti. "

E allora come si ferma Krasic? "Sarà dura fermarlo, perchè è un grande campione. Nella Juve sta facendo la differenza, tra gol ed assist. Ci vorrà un raddoppio di marcatura, pressarlo il più possibile e non farlo girare. La partita con la Juve è importantissima per noi e per Firenze, lo sappiamo, daremo il massimo. Per quanto mi riguarda il paragone con la marcatura su Menez e l'errore di Roma è giusto. Lì ho sbagliato a fare la prima mossa, non risuccederà"

Su Camporese: "Esordire a Milano con Ibra non è facile, gli faccio i complimenti. Ha mostrato maturità e possiamo contare su di lui per il campionato. Con le assenze che abbiamo, a Torino sarà importantissimo. Sull'atteggiamento tattico, sono daccordo col mister: quando attacchiamo dobbiamo avere coraggio ed attaccare. Quando difendiamo lo dobbiamo fare senza ansia e senza paura. Peccato per il risultato di Milano, perchè abbiamo avuto parecchie occasioni. Comunque affronteremo la Juve con l'atteggiamento giusto, a viso aperto. Ora, però, siamo più sereni, più tranquilli:"

Il problema trasferte: "E' vero, è un problema psicologico, lo abbiamo fin dai tempi di Prandelli. Speriamo con la prestazione di Milano di aver invertito la tendenza, anche se non abbiamo fatto risultato. Come mai abbiamo chiuso così male il campionato scorso? Dopo  l'uscita col Bayern è mancato l'entusiasmo, il perdere l'obiettivo principale ci ha abbattuto".

Quando rivedremo il miglior Pasqual? "Non mi sembra di andare male quest'anno, anche se la stampa mi ha massacrato. Io faccio quello che mi chiede l'allenatore, e poi noi stiamo giocando con tanti giocatori offensivi. Il primo anno di Prandelli era diverso, con Jorgensen e Fiore sugli esterni che difendevano e mi aiutavano. Ma va bene così, il mister mi chiede questo. Io, comunque, accetto le critiche, le capisco, se volessi mettere il "muso" o ce l'avessi con voi non verrei nemmeno in sala stampa. Se non accettassi le critiche farei un altro mestiere."

Gli obiettivi futuri: "Ad un certo punto della stagione abbiamo pensato a fare punti. Sacrifichiamoci tutti, ripartiamo...abbiamo detto, sennò son guai. E' stato l'unico modo per tamponare la situazione e far ripartire la Fiorentina. Gli attaccanti lo hanno capito e si sacrificano. Ora, con una classifica diversa speriamo di riproporre il bel gioco...e fare qualche punto in più".

I proclami di MIhajlovic: "Il mister si sbilancia perchè ha giocato ed allenato grandi club, e la sua mentalità è questa. Personalmente mi piace, è inutile stare ad aspettare la squadra avversaria, tanto il campione di turno tipo Ibrahimovic prima o poi il gol te lo fa. Allora meglio provare a fare un gol, almeno forse pareggiamo".

La "fuga" di Vargas con la nazionale: "Juan era obbligato ad accettare la convocazione. Poi, è chiaro, se faccio un volo lungo e torno tardi poi vado in campo con la sedia a rotelle. Non era facile per lui essere pronto per sabato col Milan. La squadra comunque è serena ed è con lui. Nessun problema da parte nostra".

Dopo la squalifica di Kroldrup...due pesi e due misure? "Conosco Kroldrup ed è strano che si comporti così. Io spero proprio che non esistano due pesi e due misure, certo l'arbitro poteva far finta di niente, si era al 90'...va beh..."