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SAVICEVIC, Jovetic è il futuro del calcio

di Redazione FV
Fonte: Sito Ufficiale Uefa

L'ex 'Genio' dell'AC Milan Dejan Savićević ha parlato a uefa.com di due stelle nascenti della nazionale montenegrina, Mirko Vučinić e Stevan Jovetić, ora in Italia con AS Roma e ACF Fiorentina. "Vučinić al momento è uno degli attaccanti più forti d'Europa", ha detto il presidente della Federcalcio montenegrina. "Jovetić lo diventerà al momento giusto".

Un nuovo 'Cigno'?
Il 25enne attaccante della Roma ha di recente guadagnato le prime pagine dei giornali dopo aver trafitto per ben due volte Petr Čech nella gara vinta per 3-1 contro i londinesi, che ha rilanciato le ambizioni giallorosse. E' il miglior marcatore della squadra di Luciano Spalletti in Europa con tre gol - era andato a segno anche nella gara vinta 3-1 in casa dell'FC Girondins de Bordeaux. Non contento, ha sollevato paragoni con un 'intoccabile', quel Marco van Basten tre volte Pallone d'Oro di cui ancora si cerca l'erede, e che Savićević conosce bene per averci giocato tre stagioni insieme all'AC Milan tra il 1992 e il 1995. "Non farei un paragone con Van Basten", ha spiegato l'attuale Presidente della Federcalcio montenegrina. "Mirko ha qualità diverse rispetto a Van Basten, lui era un finalizzatore puro, era il terminale di tutte le azioni della squadra, mentre Mirko partecipa di più alla costruzione dell'azione, serve i compagni e gli attaccanti. In ogni caso al momento è uno degli attaccanti più forti d'Europa".

Addii precoci
A differenza del 'Genio', arrivato in Italia a 26 anni con il Milan, Vučinić ha firmato per l'US Lecce quando non era ancora maggiorenne e il 19enne Jovetić è passato alla Fiorentina in estate dopo aver lasciato l'FK Partizan. "Jovetić ha giocato insieme a mio figlio nelle squadre giovanili di un club di Podgorica, che ora si chiama FK Mladost, dove anche io ho iniziato a giocare", ha ricordato Savićević. "Già all'inizio della sua carriera era evidente che sarebbe diventato un giocatore eccellente, e ha anche fatto la scelta giusta quando ha deciso di andare al Partizan a Belgrado. Già prima dei 18 anni era diventato titolare e capitano. Non so se la Fiorentina è la squadra migliore per lui perché ha molti buoni attaccanti, ma sicuramente al momento giusto diventerà anche lui uno dei migliori giocatori d'Europa". Nonostante la concorrenza, al momento Jovetić ha già giocato sette partite in Serie A e ha debuttato in UEFA Champions League in trasferta contro l'FC Bayern München, e il futuro sembra in discesa.

Un po' di pepe
Se l'Italia ha potuto gioire per le belle prestazioni di Vučinić con la Roma, il montenegrino è stato anche causa di sofferenza quando gli Azzurri hanno affrontato la sua nazionale in ottobre. Proprio l'attaccante giallorosso ha segnato il gol del momentaneo pareggio prima che un suo compagno di club, Alberto Aquilani, fissasse il risultato sul 2-1 per l'Italia. La nazionale di Zoran Filipović ha comunque collezionato due punti nelle qualificazioni ai Mondiali FIFA pareggiando con la Bulgaria e con la Repubblica d'Irlanda di Giovanni Trapattoni prima di cedere all'Italia, e in totale ha segnato tre gol. Non è una sorpresa che due delle reti siano arrivate dai piedi di Vučinić e la terza da un rigore trasformato dal viola Jovetić. Il Montenegro è ora quarto nel Gruppo 8 ma almeno il primo obiettivo è stato centrato. "Nelle qualificazioni noi vogliamo dimostrare di non essere la nazionale più debole anche se siamo gli ultimi nati", ha detto l'ex Ct di Serbia e Montenegro. "Spero che la nostra squadra giochi al meglio per rendere il girone il più interessante possibile".

'Sconvolgeremo i piani'
In pochi si aspettano di vedere i montenegrini in Sudafrica, ma considerando la loro breve storia stanno già facendo meglio del previsto. "Non vogliamo prenderci in giro e dire che possiamo andare molto avanti in questa competizione, ma abbiamo in mente di sconvolgere i piani di qualcuno nel girone. Non sappiamo ancora di chi siano questi piani ma lo faremo, e sono fiducioso sul fatto che non finiremo ultimi", ha aggiunto Savićević. Lippi e Trapattoni ferebbero meglio a guardarsi le spalle.