SCONCERTI, Questa Italia come la Fiorentina. DV9...
Il decano dei giornalisti sportivi Mario Sconcerti ha parlato di Nazionale, cercando il problema alla mancata qualificazione e facendo un parallelo con la Fiorentina per poi toccare altri temi viola: "Sono ormai dodici anni che non vinciamo niente a livello di club: il problema è stato interrotto straordinariamente da Mancini più che dai giocatori grazie al gioco moderno, rapido e fatto di rotazioni. Quando questo è venuto meno, e in questi due mesi è scomparso, siamo tornati una Nazionale normale, come tutti. Le seconde linee di un tempo, infatti, sono cresciute, per un motivo semplice: le loro squadre sono inferiori al campionato dei loro paesi, in Italia no. I migliori, ormai, giocano all'estero. I nostri invece non solo non vanno via, anzi quasi se ne vergognano, ma in Italia continuano ad arrivare stranieri. Ogni dieci calciatori abbiamo mediamente solo tre italiani... A lungo abbiamo fatto di Immobile un falso problema. Provi a farne a meno ma poi vai a vedere e nelle prime dieci squadre della Serie A è l'unico centravanti italiano. Mancano anche i dieci, l'unico forse è Pellegrini. In difesa abbiamo tutti giocatori over-30, abbiamo scambiato Jorginho per uno straordinario fuoriclasse... Resta giusto l'errore tecnico della vittoria degli Europei, dove abbiamo giocato bene. Questa è la lezione dei tempi: devi farlo, sempre. A vedere giocare l'Italia mi sembra che sia la Fiorentina, tutti nella metà campo degli altri senza tirare".
Più incuriosito da Lazio-Juventus o da Fiorentina-Milan?
"Mi incuriosirebbe più una nuova eventuale sconfitta della Juventus, che secondo me perderà, e cosa dovesse succedere. Per il resto credo il Milan sia più forte della Fiorentina".
Fosse in Commisso alzerebbe la posta con Vlahovic?
"No, basta. Il giocatore non pensa proprio più da calciatore della Fiorentina. Se continui ad alzare l'offerta intanto dai un segno alla squadra e ai giocatori che dovranno arrivare, cioè che la società non è ferma e sicura. Vlahovic è un caso chiuso, ora va fatto bene e con orgoglio, senza essere schiavo del ragazzo e di chi lo gestisce, essendo indipendenti".