SEMPLICI, Italia brava a sbloccare la gara. Scommesse...
Leonardo Semplici, ex allenatore tra le altre di Cagliari e SPAL, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 all’indomani della vittoria dell’Italia per 4-0 su Malta, per parlare di Nazionale e non solo: "Con Malta era una partita non facile, anche per ciò che è successo durante la settimana, a livello emotivo ci potevano essere dei problemi. Al di là del risultato è stata una bella gara, approcciata nella maniera giusta, con consapevolezza e la voglia di dimostrare di poter essere una nazionale che ha dei valori e può raggiungere l’obiettivo degli Europei".
Il tema delle scommesse ha aperto un dibattito: che momento è questo per il calcio?
"Da allenatore e uomo di calcio il mio primo pensiero va al ruolo educativo che lo sport dovrebbe avere e quindi, come industria del calcio, non si dovrebbe solo puntare il dito su chi ha eventualmente sbagliato, ma anche andare alla ricerca di cosa noi, come uomini di calcio e addetti ai lavori, possiamo fare per educare, per trasmettere valori differenti e provare magari a creare una cultura sportiva diversa, migliore, meno legata agli interessi, al denaro, alla fama e più connessa con uno sport che nasce dalla strada, per amore, passione, coltivando il sogno di poter un giorno calcare i campi della Serie A. Le giovani generazioni di calciatori sono molto differenti da quelle precedenti in termini di personalità, sensibilità, differenti anche nella gestione di sollecitazioni, pressioni e difficoltà che la società di oggi ci presenta: ovviamente è un discorso di carattere generale, poi ciascuno è differente e approccia questa professione in maniera diversa".
Che ruolo ha oggi un allenatore in questo senso?
"Da uomo, ex calciatore e ora allenatore che ha vissuto praticamente tutta la vita dentro gli spogliatoi di calcio, devo sottolineare che oggi la gestione di uno spogliatoio e di un gruppo di ragazzi necessita di attenzioni e accortezze particolari, a partire dalla scuola calcio passando per il settore giovanile e infine arrivando nelle prime squadre professionistiche. La salute mentale è un tema assolutamente delicato e cruciale per chi fa questo mestiere. Oggi da allenatori sono molti gli aspetti delicati che dobbiamo saper capire e affrontare: la vittoria, la sconfitta, le aspettative, la pressione, i media, il mercato. Oggi un allenatore moderno necessita di qualità e competenze più ampie rispetto a qualche anno fa: deve saper creare un rapporto al di là del campo, un confronto sugli aspetti quotidiani per cercare di capire le necessità e le problematiche di un ragazzo di vent’anni che magari raggiunge il successo e ha difficoltà a gestirlo".