SERIE A, Le panchine traballanti
Fonte: TMW
Ho visto la Reggina di Napoli: dopo un quarto d'ora ho preferito cambiare canale, interpretazione non degna dell'orgoglio del presidente Foti e soprattutto del popolo appassionato di quello spicchio di Calabria che nel cuor mi sta. Ho notato che la coerenza non abita a casa Arrigoni: dopo aver schierato Bombardini nella difesa a tre (?), contro la Juventus lo ha riproposto a centrocampo, più o meno nel suo ruolo: questa sì che si chiama coerenza... Arrigoni ha grosse responsabilità nel momento difficile del Bologna. cambia tattica un giorno sì e l'altro pure, l'esempio Bombardini è il primo di una lunga serie di errori. Per non parlare degli stranieri che ha preso il Bologna: Rodriguez, Britos, soprattutto Coelho, sono tutti scarsi? Non sarei così sicuro, Coelho da qualche altra parte smentirà Arrigoni che non si è degnato di dargli mezza chance, prevenzione pura. Bernacci lo ha preteso Arrigoni, lo considerava il centravanti del futuro salvo tenerlo in panchina. Insomma, non è vero che gli allenatori incidono al 20-25 per cento, quando fanno danni incidono di più. Capitolo Nevio Orlandi: la Reggina l'ha confermato oltre un mese dopo la miracolosa salvezza. Non so se ha sciolto le riserve dopo che inizialmente era poco convinta di farlo, oppure perché nel frattempo il presidente (che malgrado gli errori commessi per sua stessa ammissione nell'ultimo mercato resta sempre una garanzia di risultati: i numeri sono numeri, nessuno può contraddirli) aveva altre faccende da sbrigare. Fatto sta che Orlandi non può andare a Napoli e giocare con nove giocatori dietro la linea della palla, proponendo un 3-6-1 che ai tempi di Nereo Rocco avrebbe fatto rabbrividire, ammesso e non concesso che il mitico Paron fosse un amante del catenaccio. La Reggina quando gioca in casa si trasforma, almeno ci mette rabbia. Quando va in trasferta lascia a casa la dignità. Reputo Orlandi una persona seria e un eccellente aziendalista, ma deve darsi una mossa: questa figuracce non fanno bene all'immagine e, peggio ancora, alla classifica.
Arrigoni e Orlandi si giocano tutto probabilmente nel prossimo turno. Il Bologna ha già bloccato Sinisa Mihajlovic, la Reggina ha preso contatti con Papadopulo che non a caso ha detto no a qualche sondaggio proveniente dalla serie B (timidamente il Parma, ma anche il Livorno non sarebbe insensibile ai servigi del Papa); più difficile convincere Novellino legato da un (ricco) contratto con il Torino. Né sono tanto convinto, ma può darsi sia un mio calcolo errato, che Novellino sarebbe entusiasta di ripartire da una squadra ultima in classifica.
E' inutile fare troppe chiacchiere: quando un allenatore non ottiene risultati, quando va in tilt dal punto di vista tattico, quando (vedi Arrigoni) schiera un trequartista nella difesa a tre per poi portarlo a centrocampo (prossimo giro con Antonioli centravanti?) è anche giusto metterli in discussione. A Verona si discute molto sul futuro di Beppe Iachini, ufficiosamente in bilico, ma secondo me non è stato convincente il mercato della società, troppo al risparmio: Esposito, per esempio, ha bisogno di tempo per tornare l'attaccante esterno che faceva la differenza ai tempi di Cagliari al punto da entrare nel club azzurro. Ecco, una cosa mi sento di dirla: disastri tattici Iachini non ne ha fatti. Certo, mancano i risultati e questo può essere un argomento convincente per la svolta, ma le responsabilità dell'allenatore non mi sembrano eccessive.
Turno delicato, il prossimo di serie B, anche per Fabrizio Castori. A Salerno c'è un presidente, l'appassionato Lombardi, che avrà fatto discrete cose in C1 ma che probabilmente non ha intuito come in B, per vincere o quantomeno per puntare ai playoff, sia necessario avere 16-18 giocatori dello stesso spessore. E almeno tre punte, se non quattro, di valore. La Salernitana non è a questi livelli, sarebbe il caso di non illudere i tifosi: anche se ufficialmente si parla di operazione salvezza, in realtà le ambizioni sono quelle di entrare nei playoff, per farlo servono un altro paio di operazioni. Lombardi sta da tempo stuzzicando Castori che qualche errore lo avrà commesso (per esempio insistendo sull'inadeguato Marchese sulla fascia sinistra) ma che non può vivere con la spada di Damocle ogni dieci minuti. Se Lombardi vuole togliersi lo sfizio, faccia pure: sappia, comunque, che anche con un altro allenatore i problemi di inadeguatezza dell'organico resterebbero.
Peggio si è comportato Fabrizio Lori a Mantova, un'autentica delusione. Riepilogando: a giugno il presidente conferma Brucato per un programma di giovani lo ritiene l'ideale, giusto così. Poi, all'improvviso, ingaggia Locatelli proponendo un contratto da 550 mila euro a stagione: non più giovani ma grossi talenti tutti da verificare in serie B. A quel punto, la conferma di Brucato era assolutamente inadeguata, sarebbe stato giusto prendere Gustinetti o Ventura. Dopo qualche mese Lori cambia idea, licenzia Brucato e assume Costacurta. Io sono convinto che Billy possa diventare un grande tecnico, ha tutto per riuscirci. Ma in questo momento non conosce la B, i giocatori, le tattiche, gli avversari. Auguro al Mantova le migliori fortune, ma ho l'impressione che Lori abbia bucato completamente strategia. Della serie: anche i presidenti appassionati ogni tanto fanno danni.