SOTTIL, La Fiorentina pensa al futuro. Dainelli...
Il programma de La Giovane Italia in onda su Sky Sport Serie A ha quest'oggi approfondito, nel suo appuntamento, la storia di Riccardo Sottil, giocatore della Fiorentina attraverso un confronto su varie tematiche con Dario Dainelli, dirigente gigliato. Queste le parole del classe '97: "I ricordi sono tanti... Guardavo già la Serie A da piccolo essendo un amante del calcio e, soprattutto negli anni in cui giocava Dario (Dainelli, ndr) nella Fiorentina, vedevo in lui una figura importante a Firenze, un difensore arcigno, forte ed era comunque un punto di riferimento visto che è stato il capitano. Portava in campo i suoi valori, il primo ad arrivare agli allenamenti, l'ultimo ad andarsene... Incarnava la classica figura del capitano. Quello che rispecchiava fuori lo portava anche dentro, negli allenamenti, la domenica... Dario ha l'età di mio padre più o meno, ha giocato sicuramente contro un po' di partite... Mio padre in quegli anni giocava anche lui, penso che si saranno scontrati, poi non so se magari in campo qualche boccia se la sono data perché erano due difensori diciamo tosti tutti e due".
Sul rapporto con Dainelli: "Con Dario mi sono confrontato diverse volte, abbiamo discusso su cosa devo migliorare, su cosa devo far meglio, su qualche mio limite caratteriale... Limite nel senso magari qualche piccola cosa che, chi ha giocato a calcio e in questo momento ricopre la figura del dirigente, vede molto più facilmente di un altro perché comunque ha un vissuto, è entrato, è stato in uno spogliatoio, è stato in campo, ha giocato un sacco di volte e quindi vede la particolarità diciamo. Per me, per un giovane, soprattutto per me, ma per ogni figura, dal 30enne al più giovane, Dario è una figura importante col quale ti puoi confrontare. Puoi avere dei dubbi e lui ti può spiegare determinate situazioni in campo, fuori dal campo, nello spogliatoio... Avere una figura del genere in una società per noi è importante".
Sulla sostituzione con il Cittadella: "Un aneddoto è stato quest'anno in Coppa Italia quando abbiamo giocato contro il Cittadella. Il mister Montella mi aveva sostituito. Io me l'ero un po' presa diciamo perché era da un po' che aspettavo di giocare una partita dal primo minuto e volevo dare il mio contributo. Stavo facendo, si può dire, un'ottima partita, avevo fatto un assist al mio compagno, comunque ero in palla, avevo grande voglia quella sera e mi sentivo bene. Il mister, dopo l'espulsione di Venuti mi tolse, io me la presi un po' con il mister. Diciamo che la mia reazione era un po' da evitare però l'ho giustificata dicendo che era un po' come se mi fosse cascato il mondo addosso in quel momento e con Dario subito dopo il primo tempo ebbi il mio primo confronto con lui dove mi spiegò le sue cose, dove avevo sbagliato, dove dovevo evitare i gesti, dove dovevo comportarmi meglio e io ho apprezzato molto. Da quel giorno e da quel confronto sono migliorato molto".
Sul progetto Fiorentina: "Siamo un gruppo molto giovane, sono arrivati altri giovani a gennaio, già alcuni anno scorso... Questo è un segno molto importante che permette di capire come lavori bene il settore giovanile che sforna talenti in casa, è una cosa importante questa per una società. È una grande cosa perché vedi una società come la Fiorentina come pensi al futuro, come voglia progettare una squadra per il futuro con giovani talentuosi, forti e far divertire la piazza e i tifosi".