SPADAFORA, Nessuna certezza su ripresa Serie A
Lungo intervento da parte del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora in merito al destino prossimo della Serie A. Queste le sue dichiarazioni in diretta su Facebook.
Sulle difficoltà a ripartire: "Bisogna tenere presente che ci sono stati molti, moltissimi morti con il Coronavirus. Sappiamo che il Paese riaprirà gradualmente, le scuole non ancora, tanti settori produttivi soffrono… Sappiamo che siamo tutti in difficoltà. Per questo, sono giuste le aspettative del mondo dello sport. In questi due mesi abbiamo lavorato giorno e notte, nessuno di noi era preparato a questa emergenza; sento parlare di indecisionismo, io credo sia assurdo perché personalmente siamo 24 ore al giorno al lavoro per lo sport. Si è tenuto oggi l’incontro col Comitato tecnico e scientifico: se non ci sono date è perché bisogna capire di volta in volta quello che potrà succedere, bisogna valutare da qui al 17 maggio cosa si potrà riaprire o meno".
Sugli allenamenti: "Il 4 maggio riparte l’attività di allenamento individuale e non quella collettiva, è assurdo chiedere il motivo: gli sport individuali impegnano un numero minore di persone e richiedono esigenze diverse rispetto a quelle collettive. Gli sport di squadra ripartiranno il 18 maggio, tra questi ovviamente c’è il calcio: vorrei fare un ragionamento sul calcio senza pregiudizi, i sondaggi dicono che gli italiani vorrebbero che il campionato terminasse qui. Io non sono mai stato condizionato dai sondaggi, non decido la linea politica in base a questo. Per me sarebbe più facile dire subito ‘chiudiamo il campionato’, piuttosto che mantenere l’apertura; anche il Comitato scientifico lo auspicherebbe, per avere un problema in meno da gestire a livello di rischio. Il calcio invece è un’industria e un elemento sociale fondamentale, me ne rendo conto. Portare avanti la Serie A è importantissimo ma bisogna farlo in sicurezza. Vi ricordate quando la Lega di Serie A non ha voluto fermarsi un mese e mezzo fa? Le squadre sono dovute andare in quarantena e ci sono stati problemi".
Sul protocollo: "Ho dato queste indicazioni: ora la FIGC ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza. Questo protocollo è stato preso in considerazione ed è stato ritenuto necessario cambiarlo, si è deciso che nel più breve tempo possibile si parlerà con i rappresentanti della FIGC per confrontarsi. Se si riuscirà a perfezionare questo protocollo, gli allenamenti anche del calcio potranno riprendere il 18 maggio".
Sulla ripartenza della Serie A: “Questo non vuol dire che riprenderà il campionato, non c’è alcuna certezza, perché il campionato dovrebbe riprendere a metà giugno secondo le stime della FIGC; oggi siamo a fine aprile, c’è un tempo lunghissimo di mezzo ed è impossibile decidere oggi quello che potrà succedere. Non è terrorismo psicologico, non lo sa nessuno. Se potranno ripartire gli allenamenti in sicurezza, ci predisponiamo alla possibilità di ricominciare. Ma se la Serie A tornerà oppure no, lo vedremo più avanti. D’altronde sono stati fermati gli Europei, le Olimpiadi e tantissime altre manifestazioni".
Sul presunto complotto contro la Serie A: "Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A, chi dice queste cose sulla stampa fa pressione sul Governo che risulta ridicolo. Non si orientano le scelte del Governo in questo modo, con me avete sbagliato strategia. Io mi muoverò solo nel rispetto delle regole".