TAR, Cecchi Gori non può chiedere danni alla Figc

Vittorio Cecchi Gori, ex presidente dell'Ac Fiorentina, non può chiedere il riconoscimento dalla Figc di 350 milioni di danni per l'esclusione della società dal campionato di calcio 2002-2003. Lo ha deciso il Tar del Lazio che ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla stesso Cecchi Gori, condannando l'ex presidente della Fiorentina al pagamento di 5mila euro di spese di giudizio a favore della Figc. "Il collegio - si legge nella sentenza - rileva la palese inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione attiva del ricorrente, atteso che egli in questa occasione ripropone, seppure in proprio e nella qualità di socio unico della 'Regal Produzioni Cinematografiche e Televisive' (al tempo titolare di oltre il 99 per cento delle azioni della Fiorentina), l'istanza risarcitoria già proposta nella qualità di socio di maggioranza della fallita società Ac Fiorentina". I giudici, richiamando decisioni della Cassazione e del Consiglio di Stato, hanno affermato che "in caso di fallimento, il socio della società fallita non è abilitato ad agire per la tutela del patrimonio della stessa", bensì "può solo chiedere al curatore e all'interno della procedura fallimentare l'assunzione di iniziative da lui ritenute necessarie nell'interesse della procedura"